
Lamezia Terme – “Le bombe di queste notti a Lamezia ci raccontano di imprenditori che "resistono". La notte tra il 2 e il 3 novembre, davanti ad un negozio-laboratorio di ottica, sito sul C.so G. Nicotera, è esplosa una bomba rudimentale, che ha causato, fortunatamente, pochi danni. Questo episodio fa seguito ad altri due gravi episodi simili avvenuti alcuni giorni prima davanti alla porta di altri due negozi in via XX Settembre e via S. Miceli” è quanto si legge in una nota di Mario De Grazia Del Comitato Difendiamo la Costituzione.
“Stesse modalità, luoghi diversi ma centrali, stesse evidenze: intimidazioni a scopo estorsivo delle bande criminali e resistenza degli imprenditori alla pretesa del "pizzo". Non possiamo che esprimere piena solidarietà e vicinanza agli operatori commerciali e grande riconoscenza per il loro coraggio, dimostrato nel resistere alle tentate estorsioni. C'è seria materia di riflessione, però, per le forze politiche e sociali, per le forze dell'ordine pubblico, per la magistratura, deputate al contrasto di mafia e criminalità organizzata”.
“La ripresa eclatante delle intimidazioni e degli attentati – sottolinea - non rompe, infatti, un periodo di tregua o di pax mafiosa, ma ci dice solo che si è rafforzata e diffusa (fortunatamente) la "resistenza" degli operatori economici e commerciali e che al rifiuto del "pizzo" le organizzazioni 'ndranghetiste reagiscono con i loro atti criminali e intimidatorio. La vita apparentemente più "tranquilla", senza gesti mafiosi eclatanti, avvertita da alcuni anni a questa parte e ritenuta da molti, del tutto erroneamente, come segnale di sconfitta della 'ndrangheta sul territorio, altro non era e non è che una "pax mafiosa" apparente, fatta di operazioni criminali portate avanti sotto traccia e pronte ad esplodere quando gli imprenditori o gli operatori economici "resistono" con coraggio e dignità”.
“Per questo non basta esprimere solidarietà da parte delle forze politiche e amministrative. Occorre molto, molto di più, cominciando ad aiutarli a resistere concretamente, a mettere in campo politiche adeguate alla sicurezza degli esercizi commerciali, ad incentivare forme di collaborazione, a contribuire a fare terra bruciata intorno alle bande mafiose che da tempo si sono divisi il territorio in zone d'influenza e controllo mafioso”.
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