Gal “Serre Calabresi”, laboratori sperimentali di permacultura per il benessere e l’inclusione a Maida

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Maida - La connessione con la natura, la sua capacità rigenerativa e riabilitativa, quale fonte di benessere e strumento per favorire l'inclusione sociale, è stata il fulcro dei laboratori che si sono svolti a Maida, presso la Fattoria Didattica e Agriturismo Costantino, nell’ambito del progetto di cooperazione interterritoriale “FaSD – Fattorie Sociali per la Disabilità.  La forza della fragilità per lo sviluppo dei territori locali”, promosso in qualità di capofila dal Gal “Serre Calabresi” in partenariato con i Gal "Area Grecanica", Gal "Batir" e Gal "Terre Locridee", finanziato dalla misura 19.3 del Psr Calabria 2014–2022. In collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asp di Catanzaro, diretto da Michele Gabriele Rossi, il Gal “Serre Calabresi” ha progettato tre laboratori sperimentali, realizzati dall'Associazione “Terranima”, a Maida.

I laboratori sono stati orientati alla promozione di modelli sostenibili e inclusivi di sviluppo rurale, al fine di valorizzare la fragilità come risorsa per l’innovazione sociale e ambientale. Più in particolare il progetto ha previsto la progettazione e la realizzazione di percorsi di socializzazione e benessere ispirati ai principi della permacultura e dell’agricoltura sociale: accanto alla dimensione produttiva, sono state offerte attività ricreative ed educative, mirati a migliorare la qualità della vita di pazienti dei servizi di salute mentale. Nello specifico, i laboratori, che si sono svolti nel tempo pomeridiano, hanno coinvolto quattordici pazienti delle Strutture Residenziali Psichiatriche, Rems e post Rems di Girifalco, accompagnati dagli operatori e guidati da Mario Villamiel dell’Associazione “Terranima”. Le attività hanno previsto: il contatto con gli elementi naturali, quali terra e acqua, l’osservazione dell’ambiente circostante, la raccolta dei semi presenti in fattoria e la loro lavorazione con l’argilla, la preparazione dei bancali dell’orto e la piantumazione di piccoli alberi in sostituzione di alcuni esemplari secchi. Il percorso è stato caratterizzato anche da attività di socializzazione, introspettive e di condivisione fra i partecipanti, in coerenza con l’etica della permacultura che integra cura della terra, cura delle persone ed equa condivisione.

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Da questa fase di sperimentazione potranno nascere, in prospettiva, opportunità future di avviamento al lavoro e di inclusione sociale, insieme a momenti qualificati di relazione e condivisione. «Ogni nuova azione, ogni nuovo incontro di questo progetto è una riconferma dell’orgoglio che come Gal “Serre Calabresi” – ha spiegato il direttore Carolina Scicchitano – sentiamo per aver intrapreso il progetto “FaSD”. È un ulteriore passo verso la creazione di una rete territoriale diffusa e stabile tra realtà agricole, enti del terzo settore, operatori sociali e famiglie. Il Gal opera nel settore dello sviluppo rurale, con il sostegno a imprese e aziende, mediante la promozione dei prodotti, delle filiere e dei mercati locali. Da qualche anno, il raggio di azione ha compreso il turismo lento e sostenibile. Il progetto “FaSd” allarga ancora il campo di operatività ed incide sul sociale, pone al centro la persona, le relazioni umane. Si prefigge di realizzare l’inclusione di soggetti fragili, con disabilità, o in condizioni di disagio psichico, in un processo virtuoso che intende promuovere la persona nella sua unicità, valorizzarne capacità e talenti, avvalendosi del potere riabilitativo della natura.  Un processo che concorre a generare nuove opportunità di lavoro, a creare una comunità solidale e coesa, allo sviluppo dei luoghi, che non è solo economico, ma anche crescita sociale. Ed è per questo che al progetto pilota “Fasd”, considerato anche il riscontro ampiamente positivo, si intende dare continuità nella nuova Strategia. “FaSD” ha tracciato una via, sulla quale, come Gal teniamo a proseguirne il cammino».

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