Lamezia Terme – “Le recenti dichiarazioni del tesserato del Partito Democratico di Lamezia Terme, ingegnere Francesco Grandinetti, meritano una risposta chiara e onesta, lontana dalle sterili polemiche. È fondamentale riportare la discussione su un piano di concretezza politica, che l'ingegnere sembra aver dimenticato da tempo”. Così, in una nota, Francesco Carito, Vicesegretario PD Lamezia Terme che, in merito alle considerazioni di Grandinetti, ritiene: “si inseriscano in una strategia politica che, nel corso degli anni, si è dimostrata non solo fallimentare ma persino disastrosa. È inutile rievocare il suo passato politico ondivago, costellato di avventure inconcludenti come quella con il partito di Gianfranco Fini. Allo stesso modo, non si ricordano grandi impegni a sostegno dei candidati del centrosinistra in opposizione a Mascaro, e c'è chi sussurra che il sindaco abbia ricevuto "qualche aiutino" dal suo ex avversario. Il curriculum politico di Grandinetti e dei suoi "seguaci" è costellato di sconfitte disastrose, anche quando la vittoria sembrava a portata di mano.
“Grandinetti – sostiene Carito - si duole di essere stato commissariato per aver proposto la candidatura di Doris Lo Moro. La verità è che il commissariamento non è avvenuto per il nome, ma per le continue violazioni statutarie e la chiusura politica che ha caratterizzato la sua gestione del partito. Si è arrivati al punto che l'ingegnere, dopo aver votato, ha abbandonato il congresso cittadino, insieme al gruppo dirigente a lui vicino, per poi contestarne la legittimità e dopo che ben 200 iscritti si erano regolarmente recati alle urne. Un comportamento irresponsabile che ha portato l'ingegnere a chiedere persino il commissariamento del segretario regionale Nicola Irto. Oggi Grandinetti cerca una rivalsa, mettendo le mani avanti per porre un veto sulla candidatura della consigliera Amalia Bruni, candidata alle scorse regionali con un risultato di oltre 200mila voti. Questo atteggiamento, non solo non tiene conto del fatto che la segreteria cittadina e il direttivo hanno accolto con favore tale disponibilità, ma ignora che la richiesta giunge dal partito nazionale e da quello regionale che, visti i tempi strettissimi, hanno saggiamente chiesto a tutti i consiglieri uscenti la disponibilità per la ricandidatura. Inoltre, come ha dichiarato il segretario cittadino Vittorio Paola, è imminente la convocazione dell'assemblea per una valutazione politica complessiva e di prospettiva. Nessun veto, nessuna porta chiusa. Se l'ingegnere ha un asso nella manica, saremo lieti di parlarne e di riportare il tutto agli organi competenti, provinciali e regionali, ai quali spetta la decisione finale. Del resto la lista del Partito Democratico per la circoscrizione centro (Catanzaro - Crotone - Vibo Valentia) sarà composta da 8 candidati. L’impressione invece è che le sue contestazioni servano solo a disorientare gli elettori, correndo il rischio di non far eleggere nemmeno un consigliere rappresentativo della nostra città”.
Riguardo al ricambio generazionale, il Vicesegretario Pd di Lamezia precisa: “non è un qualcosa che avviene dall'oggi al domani. Si tratta di un percorso avviato con l'elezione del nuovo direttivo e la nomina di una segreteria giovane. Di questi organismi avrebbero potuto far parte anche le persone vicine a Grandinetti, ma hanno preferito disertare il congresso sperando di invalidarlo, rendendo di fatto il gruppo dirigente più forte e compatto”.
Infine, un appello alla collaborazione: “In merito alla provocazione riguardo una sua espulsione, la nostra risposta è chiara: non saremo noi a chiederla, né per lui né per chiunque altro. Ci auguriamo solamente che questi tesserati smettano di attaccare il loro partito ad ogni singola occasione e che inizino a collaborare, come richiesto e dimostrato dal segretario Vittorio Paola. Diversamente, non vediamo il motivo per il quale debbano continuare a tenere la tessera di un partito nel quale evidentemente non credono”.
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