Catanzaro - Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, ha approvato il Disciplinare Tecnico Operativo per la gestione delle chiamate di allarme in caso di aggressione al personale sanitario e infermieristico. Il documento dà piena attuazione al Protocollo d’Intesa siglato il 3 giugno scorso in Prefettura con il Questore di Catanzaro Linares, i vertici delle forze di polizia territoriali e i commissari straordinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, gen. Battistini, e dell’Azienda Ospedaliera Dulbecco, d.ssa Carbone.
Il sistema interesserà i pronto soccorso dei quattro ospedali del Catanzarese - Pugliese-Ciaccio, Lamezia Terme, Soverato e Soveria Mannelli - e prevede l’installazione di un pulsante di alert rapido collocato in un punto noto solo agli operatori sanitari e non accessibile all’utenza. L’azionamento, possibile esclusivamente dal personale autorizzato, invierà un segnale diretto alla Centrale Unica di Risposta NUE 112 in caso di aggressione in corso verso medici, infermieri o altre persone presenti, o di altri episodi di violenza o danneggiamento.
Le direzioni ospedaliere forniranno alla centrale NUE 112 la mappa dei punti in cui sono collocati i pulsanti; la centrale provvederà a trasmettere queste informazioni alla Questura e alle altre forze dell’ordine coinvolte, così da garantire un intervento immediato e mirato. "Con questo documento – ha dichiarato il prefetto Castrese De Rosa – vogliamo rafforzare concretamente la sicurezza negli ospedali, assicurando un’allerta rapida e l’attivazione immediata delle pattuglie. È un segnale forte di vicinanza a chi ogni giorno è in prima linea per la salute dei cittadini". Il disciplinare approvato — ha sottolineato il prefetto — implementa la capacità di risposta rapida ed efficace delle forze di polizia, doverosa nei confronti del personale sanitario, in un momento in cui episodi di violenza nei pronto soccorso stanno destando crescente preoccupazione".
Le aggressioni al pronto soccorso di Lamezia Terme
Il pulsante sarà dunque attivo anche all'ospedale di Lamezia, dove già solo negli ultimi mesi e anni si sono verificati diversi casi di aggressioni al Pronto Soccorso. Nel novembre 2024 il primario facente funzioni del Pronto Soccorso, il dott. Rosarino Procopio, è stato aggredito dal parente di una paziente contrariata dalla sua dimissione. L’aggressore è stato arrestato e il medico ha riportato contusioni alla schiena e al braccio. E' dell'aprile scorso la notizia di un altro medico e un infermiere vittime di un’aggressione da parte di un uomo in stato di alterazione all’interno del pronto soccorso. Lo scorso 30 giugno invece è stato identificato e denunciato dalla Polizia un uomo che si è scagliato contro la struttura del triage colpendola più volte a testate fino a danneggiarla e provocarne la rottura mentre aspettava di essere sottoposto a visita.
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