Tiriolo - Continua l’attività informativa dell’Arma dei Carabinieri per prevenire e contrastare i reati che colpiscono in particolare le persone anziane. I Carabinieri sono impegnati a incontrare periodicamente la cittadinanza presso le parrocchie ed i centri di aggregazione sociale della provincia di Catanzaro, per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno delle truffe, fornendo alcuni consigli utili per proteggersi dai malintenzionati. Protagoniste della missione di sensibilizzazione e di rassicurazione sociale dell’Arma sono le Stazioni Carabinieri, che vivono il territorio e i problemi sociali e rappresentano un punto di riferimento per le comunità. Ed è per questo che i Comandanti di Stazione incontrano le comunità nei luoghi di aggregazione quali chiese, sedi comunali e strutture assistenziali/ricreative per anziani, distribuendo anche opuscoli informativi, mantenendo contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali per ricevere indicazioni qualora vi siano situazioni allarmanti che possano interessare le persone “più fragili”. Oltre a questo, l’Arma dei Carabinieri ha sviluppato e continua a curare i rapporti con gli organi di informazione e le Istituzioni locali per sensibilizzare la comunità sui fenomeni di allarme sociale. Il fenomeno delle truffe agli anziani rientra tra i delitti che incidono maggiormente sul senso di sicurezza dei cittadini, minando il sentimento di fiducia nel prossimo delle vittime e facendo percepire di essere in pericolo anche all’interno delle mura domestiche, considerato da sempre “rifugio” sicuro e inviolabile. Le persone anziane rappresentano un facile obiettivo per i truffatori, in quanto trascorrono, spesso da sole, più tempo in casa, dove vengono custoditi denaro in contante e preziosi.
I malintenzionati possono essere uomini o donne, presentarsi da soli o in coppia, simulare di essere lavoratori, volontari di associazioni no profit, professionisti (ad esempio avvocati) o appartenenti alle forze di polizia. Spesso, raggiungendo la vittima presso la sua abitazione, fingono di essere stati mandati da un parente o da un conoscente, altre volte, per essere più convincenti, si presentano in tuta da lavoro o sfoggiando capi di abbigliamento simili a quelli in uso alle Forze dell’ordine, anche mostrando un falso tesserino di riconoscimento; ancora, i malfattori fermano il malcapitato per strada, offrendosi di accompagnarlo all’ufficio postale o in banca con l’unico intento di reperire informazioni utili sulla vittima prescelta. L’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutelare le comunità, coglie l’occasione per rinnovare l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente, tramite il 112 NUE, il verificarsi di tali situazioni, nella considerazione che la tempestività delle segnalazioni consente più facilmente l’individuazione dei responsabili di tali azioni. Proprio per questo si consiglia sempre di essere prudenti e di contattare il 112NUE nel caso in cui ci fossero dubbi sulla persona che sta bussando alla propria porta. Ci sarà sempre qualcuno che saprà fornire informazioni e suggerimenti.
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