Curinga - Nella mattinata del 28 Aprile presso la Scuola Secondaria di Acconia si è svolto l’incontro degli alunni delle classi prime dell’IC di Curinga con Rossella Nasso, autrice del Libro “Due Vite nelle sue mani” vivi per l’intero mai per la metà, come occasione di riflessione sulla violenza inaudita fra le mura domestiche e come importante fase del più ampio progetto dell’Istituto che muove verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 ed in particolare nell’anno didattico corrente verso il quinto obiettivo di “Parità di genere”.
"L’incontro - spiegano in una nota - organizzato egregiamente dalla docente Maria Sorrenti con l’impeccabile Direzione della Dott.ssa Giovanna Bruno e con la sublime collaborazione dei docenti delle classi impegnate è riuscito nei suoi propositi a creare un interessante momento di conversazione degli alunni con la Nasso che al suo quarto libro alza bandiera di autrice ormai riconosciuta nella sua più naturale spontaneità di immedesimarsi nell’altro".
"Accanto all’autrice erano presenti al tavolo i relatori: Carolina Rocca, collaboratrice della DS; Loretta Azzarito, Assessore alla PI presso il Comune di San Pietro a Maida, moderatrice; Rossella Bilotta, pedagogista; Laura Panzarella, Assessore alla PI presso il Comune di Curinga. Dopo i ringraziamenti ai presenti da parte della docente Carolina Rocca che ha portato i saluti della Dirigente Scolastica dott.ssa Giovanna Bruno, e dopo l’intervento istituzionale dell’assessore Laura Panzarella, ha preso la parola l’assessore Loretta Azzarito che in maniera magistrale ha tracciato il profilo dell’autrice ed ha sintetizzato con parole semplici e adatte al giovane pubblico la trama del libro catturando l’attenzione dei ragazzi".
“Un libro che per la tematica trattata dovrebbe essere presentato e presente in tutte le scuole perché l’educazione al rispetto dell’altro in quanto persona inizia fin dalla più tenera età. Se il rispetto verso l’altro diventerà il modus operandi di ogni ragazzo- alunno, forse un giorno cesserà anche quella che sta ormai diventando quotidianità ossia la violenza sulla donna, tema centrale di “Due Vite nelle sue Mani”. La violenza sulla donna vista con gli occhi di un bambino, di un figlio, il quale vorrebbe intervenire per difendere la mamma, ma che la mamma stessa, in un gesto di amore, cerca di tenere lontano per paura che la violenza da lei subita possa aumentare o ritorcersi contro quel bambino che ama più della sua stessa vita. Un bambino che cresce, diventa grande e porta dentro di sé il grande trauma e la paura che la propria figlia possa incontrare un uomo simile al padre e che la storia si possa ripetere. Decide allora di scriverle una lettera perché gli rimane poco tempo da vivere, una lettera nella quale “ferma” tutto ciò che le vorrebbe dire nel tempo, ma soprattutto le raccomanda di stare attenta a chi le starà accanto, di essere se stessa e di farsi rispettare”. La pedagogista Rossella Bilotta ha sottolineato l’importanza di educare alla “non violenza” fin dall’infanzia creando relazioni positive e paritarie in quanto attraverso la cooperazione, la condivisione, l’abitudine all’ascolto partecipe, il rispetto e l’empatia si possono prevenire i fenomeni di discriminazione ed esclusione.
"Ed ecco che il giovane pubblico - informano - subito dopo l’intervento dell’autrice che rimarca ancora di più l’importanza dell’argomento trattato ,comincia a porle tante domande, tutte interessanti e delle quale l’autrice si stupisce positivamente proprio perché emerge chiaramente che il progetto lettura è stato preparato ottimamente dai ragazzi insieme ai docenti che Rossella ringrazia personalmente. Rimane colpita dall’ interesse che emerge nella sala, dall’attenzione di ognuno dei presenti ad ogni sua parola o spiegazione. Il linguaggio da lei usato è molto semplice e le sue parole coinvolgono e tengono viva l’attenzione fino alla fine dell’ incontro. Rossella Nasso rimarca in una delle tante risposte come fin dall’età del giovane pubblico possono nascere dei sentimenti di “Amore” ma è fin da questo momento che “bisogna amare se stessi e farsi rispettare”.
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