di Virna Ciriaco
Lamezia Terme, 5 novembre – Dopo la creolina versata ieri al liceo Classico Francesco Fiorentino, è apparso oggi uno striscione di condanna al gesto vandalico che ha, di fatto, prolungato il ponte di Ognissanti almeno fino a lunedì. Appresa la notizia, sono stati molti i genitori che ci hanno scritto. Si tratta delle mamme e dei papà dei bambini del sesto circolo “Francica” che da tanti anni sono ospitati in alcune aule al pian terreno del Liceo. I genitori dei bambini si sono lamentati del fatto che i loro figli non siano andati a scuola, come avrebbero dovuto, per un manipolo di ragazzi che, invece di disertare la scuola o indire uno sciopero come si faceva fino a qualche anno fa, hanno preferito danneggiare l’istituto e costringere tutti a disertare scuola e lezioni per altri giorni. Un modo incivile verso il quale alcuni studenti hanno voluto oggi rispondere con uno striscione e contro l’atto vandalico che, di fatto, limita la libertà individuale di ciascuno di disertare, o meno, un giorno di scuola. Ci auguriamo, comunque, che chi sa, parli. A scuola da sempre insegnano che non è mai bello fare la spia. Ma, di sicuro, a chi oggi è capitato di leggere quello striscione sarà venuto in mente come sia positivo, da un lato, protestare contro simili atti ma, dall’altro, avrà pensato che bisogna essere anche conseguenti con azioni concrete. Coprire sempre, e comunque, il proprio compagno, amico o semplice conoscente è un comportamento che è stretto parente dell’omertà. Di quel comportamento tipico di quelle comunità ristrette tra pari che, se da un lato cementa l’amicizia e la complicità, dall’altro avvalla certi comportamenti che sin da ragazzi devono essere invece isolati e condannati. Anche questi sono piccoli esempi di maturità e legalità. Solo denunciando chi compie tali gesti lo striscione avrà davvero un senso. Solo denunciando quella scritta non rimarrà il solito esercizio di retorica o buoni propositi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
