Asp Catanzaro: "Nuova tecnologia per il trattamento del dolore a Lamezia e Soverato"

ospedale-Lamezia-Terme_cdadd_d219d_2f405_4e3b4.jpg

Lamezia Terme  - "L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, diretta dal Commissario Straordinario dottor Ilario Lazzaro,  si è arricchita di nuova tecnologia per il trattamento del dolore: la radiofrequenza pulsata. A Lamezia Terme, dal 7 aprile scorso, l’equipe composta da medici ed infermieri dell’Unità operativa complessa Anestesia e Rianimazione, diretta dalla dottoressa Anna Monardo e della Struttura Semplice Dipartimentale Anestesia di Soverato, diretta dal dottor Pantaleone Grande, ha effettuato i primi trattamenti terapeutici presso l’ambulatorio del Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II”, avvalendosi della preziosa collaborazione del dottor Domenico Quattrone dell’Ospedale “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria. Sono stati effettuati trattamenti di radiofrequenza pulsata a cinque pazienti affetti da dolore cronico rachideo" è quanto si legge in una nota dell'Asp di Catanzaro.

"I pazienti - spiegano - potranno accedere al servizio con apposita prenotazione, che potrà avvenire tramite il CUP presente nelle strutture dell’ASP di Catanzaro, le farmacie abilitate, il portale del cittadino (https://prenotazione.asp.cz.it), il numero unico provinciale (0961 789789) o attraverso la preospedalizzazione presso l’ambulatorio di Anestesia e Rianimazione.  I pazienti prenotati saranno visitati dallo specialista del dolore e saranno i medici anestesisti dedicati alla terapia del dolore ad  assegnare il percorso terapeutico necessario. Questo servizio viene garantito sia nel Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme e sia nel Presidio Ospedaliero di Soverato. L’Asp di Catanzaro - precisano - ha attivato questa nuova prestazione in quanto si occupa di trattare la sintomatologia dolorosa cronica e di migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne soffrono. Il dolore rachideo è, infatti, una della principale sindromi di maggiore impatto epidemiologico e che spesso condiziona la vita sociale e lavorativa dell’individuo. Questa nuova tecnologia per il trattamento del dolore consentirà una migliore ripresa per i pazienti che vorranno usufruirne".

© RIPRODUZIONE RISERVATA