Lamezia Terme, 10 luglio - Dopo esser tramontata l’ipotesi Rosario Salerno, fino ad una ventina di giorni fa il più serio candidato a rilevare l’eredità lasciata da Alessandro Erra, pare essere ormai decaduta pure l’altra opzione salita alla ribalta nei giorni scorsi e che prevedeva il possibile ritorno in giallorosso, stavolta, però, nelle vesti di allenatore, di Gigi Carnevale. Dopo la chiamata ricevuta circa una settimana fa, e chiusasi con l’eventuale prospettiva di risentirsi per mettere nero su bianco, il cellulare dell’ormai ex tecnico del San Lucido non ha più squillato. Probabile che a fare arenare la trattativa siano state le garanzie tecniche e societarie richieste dall’ex difensore di Guardia Piemontese.
Nelle ultime ore ha invece preso piede un nome del tutto nuovo, anche in questo caso un ex centrale difensivo: il quarantenne Renato Mancini. Nato a Nocera Terinese il 30 marzo del 1972, il possibile nuovo trainer sambiasino ha iniziato la carriera di calciatore nel Catanzaro, collezionando una ventina di presenze, in C2, dalla stagione 1991-92 a quella 93-94. Quindi un anno in D con la maglia della Cariatese, prima di altre tre annate sui tre colli, ma stavolta da titolare. Successivamente tanta D, e qualche spruzzata di C2 (Juve Stabia e Gela), con Vigor Lamezia, Corigliano, Nuova Vibonese, Vittoria, Siracusa, Trapani e Rossanese. In quest’ultima piazza ha chiuso col calcio giocato, intraprendendo, nella stagione da poco conclusasi, la carriera di allenatore, fungendo da secondo di Fofò Ammirata, a Vibo, contestualmente all’avvento sulla panchina rossoblù dell’ex guida tecnica della Vigor Lamezia. D’altronde, l’identikit di Mancini, così come quelli di Salerno e Carnevale i quali, tuttavia, vantano un tantino di esperienza in più, corrisponde al profilo di giovane allenatore tracciato dalla dirigenza di via Caparello.
Ferdinando Gaetano
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