Reggio Calabria - Visita guidata per gli alunni dell ‘Ite Valentino de Fazio, accompagnati dai professori Angiletti S., Renda G. e Calidonna P., al museo del bergamotto per approfondire le metodologie analitiche e le conoscenze sulle importanti caratteristiche chimico-fisico-organolettiche di questo particolare agrume. “Ad accoglierci al Museo, situato nel centro storico di Reggio Calabria – raccontano in una nota - è il prof. Vittorio Caminiti in persona che, grazie al suo lavoro di ricerca e di promozione con l’impegno dell'Accademia Internazionale del Bergamotto, ha reso possibile questa realtà. Il Museo del Bergamotto rappresenta un vero e proprio tesoro per la memoria collettiva dei calabresi e dei reggini in primis, poiché consente di fare un salto indietro nel tempo e ripercorrere la storia della coltivazione e della lavorazione di quest'agrume attraverso numerosi strumenti e attrezzature rare: dai primi macchinari utilizzati per l'estrazione, risalenti all'inizio del settecento, passando per quelli a vapore dell'Ottocento, fino ai motori elettrici dei primi del Novecento; il tutto arricchito da una splendida documentazione fotografica dal pregevole rilievo storico”. La volontà che sta alla base della fondazione del Museo è quella di raccogliere e far conoscere questo speciale agrume, la sua storia, i suoi impieghi e soprattutto il suo olio essenziale, da secoli esportato in tutto il mondo.
La visita è iniziata con il primo settore, quello dedicato alla bibliografia di quest'agrume. Proseguendo oltre, raccontano: “siamo andati incontro alla zona del Museo, quella in cui è possibile ammirare tutto il materiale riguardante la chimicazione dell'olio essenziale, il quale è l'unico prodotto naturale in grado di fissare il bouquet aromatico dei profumi, donando loro una fragranza unica ed ancora ineguagliata dagli olii sintetici. Nella zona centrale del Museo ci sono esposte le macchine, le quali testimoniano tutta la storia ed i progressi nella lavorazione del Bergamotto: dalla prima, a manovella inventata dal reggino Barillà, fino a quelle elettriche. Un’altra zona è dedicata alla raccolta di tutto il materiale, corredato anche di foto storiche e oggetti vari reperiti un po’ in tutto il mondo, legato al commercio vero e proprio del prodotto. La quinta sezione del Museo è dedicata all'uso, non secondario, del Bergamotto in enogastronomia. In questo campo viene usato tutto il frutto. L'ultima sezione del Museo è dedicata all'esposizione dei prodotti finiti che si ricavano dalla lavorazione del Bergamotto; dalle bottigliette di olio essenziale o prodotti per la cura della persona, fra i quali la famosa "Calabrisella" (acqua di Colonia), ma anche bambole, rose e tabacchiere ricavate dalla buccia essiccata del Bergamotto. La visita è proseguita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria in uno splendido percorso museale per scoprire la Magna Grecia al cui interno è possibile ammirare i Bronzi di Riace, le ricche collezioni e i numerosi reperti archeologici oltre al gruppo dei dioscuri, la testa di Basilea e la Testa del Filosofo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA