Regionali, candidata Rochira (M5S): "Chiarezza su politiche attive per il lavoro e progetti pubblica utilità per chi ha Rdc"

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Lamezia Terme - "Facciamo un pò di chiarezza!! La riforma che in Italia ha introdotto il Reddito di Cittadinanza, una misura di civiltà voluta dal MoVimento 5 Stelle che proprio in questo periodo di crisi dovuto alla pandemia di Covid-19 ha dimostrato la sua bontà e lungimiranza, ha l’obiettivo di rivoluzionare anche i CpI (Centri per l’Impiego), creati nel 1997 per sostituire gli ex uffici pubblici di collocamento. Per quasi 20 anni i CpI sono stati oggetto di riforme, che però non hanno mai centrato l’obiettivo: diventare punto d'incontro tra domanda ed offerta di lavoro per aiutare le persone a trovare un’occupazione. Ma questa “occupazione” non è mai arrivata: sono continue le segnalazioni da parte di cittadini che si recano presso i CpI e sono costretti a scontrarsi contro il muro di gomma rappresentato dall'inefficienza di questi uffici senza peraltro ricavarne alcunché di utile." è quanto si legge in una nota della candidata consigliere Federica Rochira del Movimento 5 Stelle.

"Nonostante siano stati previsti, col Decreto Dignità, fondi statali da distribuire alle Regioni per il potenziamento dei CpI, al 31 marzo 2021 la Regione Calabria - precisa - era ancora ferma a zero assunzioni di nuovi operatori nei CpI sulle 623 autorizzate. Questo è quanto è stato denunciato dal nostro portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati Giuseppe d’Ippolito e ad oggi ci fanno sapere, in seguito alla delibera di Giunta regionale n°407 del 25 agosto 2021, che è stato approvato il piano regionale straordinario di potenziamento dei CpI e delle politiche attive del lavoro. Il piano prevede 537 assunzioni nei CpI per le figure di Specialista del mercato del lavoro (aperto ai laureati) e di Assistente del mercato del lavoro (aperto ai diplomati) di cui però non solo non è nota la ripartizione, ma la Regione non ha neanche reso noto l’uscita del suddetto bando previsto “entro la fine del 2021”. Chiediamo che vengano accelerati i tempi di gran lunga visto che ancora ad oggi la Calabria, anche in quest'ambito, si ritrova ad essere ultima tra le Regioni d'Italia. Inoltre è bene ricordare che i beneficiari del RdC (Reddito di Cittadinanza) sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere lavori socialmente utili nel proprio Comune di residenza per un massimo di 8 ore settimanali, secondo le necessità e le esigenze individuate dai Comuni attraverso l'implementazione dei PUC (Progetti Utili alla Comunità)". 

"E’ incomprensibile - afferma - ma sopratutto inaccettabile che molti Comuni nella Regione Calabria - incluso il mio di appartenenza: quello di Lamezia Terme - dal 2019 ad oggi non abbiano sviluppato o attivato i cosiddetti Puc nonostante i ripetuti annunci e rassicurazioni dell'ex amministrazione Mascaro. Questa  è la prova evidente di come le amministrazioni comunali spinte da un credo partitico siano disposte ad anteporre i propri interessi opportunistici al bene comune. Eppure uno dei principali problemi nei Comuni calabresi è proprio la mancanza di personale. Perché i nostri comuni non sono in grado di sviluppare progetti utili come la manutenzione del verde, assistenza ad anziani e/o disabili e altre attività? Chiediamo chiarezza!" Non esistono scuse per non poterli attivare. E allora - conclude - è lecito chiedere e chiedersi perche’ una risorsa incredibile come l’rdc non può e non deve essere sfruttata? E’ inaccettabile che una tale misura ad oggi venga considerato un "Metadone di Stato" mentre il problema sta alla base".

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