Autobomba a Limbadi, chiesto ergastolo per due giovani accusati di aver fabbricato ordigno

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Vibo Valentia  – La Dda di Catanzaro con il pm Andrea Mancuso ha chiesto condanne all’ergastolo per due giovani di Soriano Calabro, Antonio Criniti e Filippo De Marco, accusati di aver accettato di fabbricare la radio-bomba costata la vita a Matteo Vinci, fatto saltare in aria a Limbadi il aprile 2018. Lo avrebbero fatto per saldare con uno dei mandanti dell’attentato, Vito Barbara, già condannato all’ergastolo con rito ordinario insieme a Rosaria Mancuso, un debito di settemila  euro relativo all’acquisto di stupefacenti. I reati sono aggravati dalle finalità mafiose. Altre quattro condanne, nell’ambito dello stesso processo nato dall’operazione “Demetra 2”, sono state chieste per un traffico di stupefacenti: 20 anni per Vito Barbara; 8 anni per Domenico Bertucci; 9 anni e 2 mesi per Pantaleone Mancuso; 7 anni e 8 mesi per Alessandro Mancuso. I coniugi Sara Scarpulla e Francesco Vinci (quest’ultimo rimasto gravemente ferito nell’autobomba costata la vita al figlio Matteo) nel processo sono parti civili.

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