Lamezia Terme - "La sentenza di oggi è un tassello importante in tutto il processo Rinascita Scott. Una sentenza che conferma appieno il lavoro svolto dalla Procura". A dirlo il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri al termine dell'udienza del Gup che, al termine del rito abbreviato, ha inflitto 70 condanne agli imputati coinvolti nel maxi processo alle 'ndrine vibonesi Rinascita Scott. "Ora aspetteremo la lettura dettagliata delle motivazioni della sentenza - ha aggiunto - per capire se qualche assoluzione può essere rivista e se possiamo proporre appello, fermo restando che la sentenza di oggi dimostra pienamente il corpo del capo d'imputazioni imbastito dall'indagine della Dda. Le assoluzioni che riguardano principalmente posizioni marginali nel processo".
"Questa sentenza - ha concluso Gratteri - verrà depositata e si chiederà che venga acquisita come documento nel maxi processo che si sta celebrando con rito ordinario sempre in questa aula. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro con la fermezza che serve per un processo così importante".
"Continueremo a parlare e a spiegare"
La direttiva sulla presunzione di innocenza del ministro della Giustizia Marta Cartabia "a me non lega niente e non chiude la bocca. Sono una persona che non ha timore di niente e di nessuno, dico sempre quello che penso e se non posso dire la verità è perché non posso dimostrarla. Continueremo a parlare e a spiegare all'opinione pubblica, che ne ha diritto". Precisa il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dopo la sentenza in abbreviato nel processo Rinascita Scott. "Ancora in Italia - ha aggiunto - non è stato negato il diritto di informazione della stampa. L'unica cosa che mi dispiace è che ho visto la categoria dei giornalisti, a livello nazionale e locale, molto timida nella protesta, quasi vi andassero bene queste direttive. Credetemi mi ha meravigliato non poco questo atteggiamento timido dei rappresentanti dei giornalisti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA