Calcio, oggi Fc Lamezia Terme - Sancataldese. Domani il recupero tra Vigor 1919 e San Calogero

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Lamezia Terme - Quarto turno infrasettimanale, nonché penultima giornata del girone di andata, oggi pomeriggio (14:30) in serie D. Stavolta soltanto una gara rinviata, a causa del Covid, nel raggruppamento più meridionale: quella ch’era in programma tra Portici e Santa Maria Cilento. Impegno casalingo per l’Fc Lamezia Terme che riceve al “D’Ippolito” la Sancataldese, ovvero la squadra più in forma del momento. Dopo un avvio di stagione a dir poco disastroso, leggi sette sconfitte in altrettante gare, i siciliani hanno cambiato guida tecnica e la “musica” è mutata radicalmente. Nelle successive, nonché ultime, nove uscite hanno infatti collezionato sei successi, due pari ed una sola sconfitta (tra le mura amiche contro il Santa Maria Cilento).  Sono attualmente in serie positiva da sette turni e hanno vinto quattro delle cinque più recenti sfide disputate. Una squadra poco propensa alle mezze misure, insomma, tant’è che, assieme al Santa Maria Cilento, è quella che ha sinora pareggiato di meno: appena due volte.

 “Partita difficile, come d’altronde lo sono tutte, - dichiara mister Campilongo -  al cospetto di una Sancataldese che sta attraversando un momento importante di forma. Dall’arrivo del nuovo tecnico Campanella ha letteralmente ingranato, inanellando sette risultati utili consecutivi, con cinque successi e due pari. Squadra composta da giovani che corrono. Il fatto di non avere assilli di dover vincere a tutti i costi, è, poi, un ulteriore punto a loro favore”.

Tranquilla, d’altronde, l’attuale posizione di classifica dei verde-amaranto, lontani sei lunghezze dalla zona play-out e al contempo distanti nove punti dal quinto postoa. Decisamente meno brillante il momento attraversato dai lametini, i quali hanno raccolto la miseria di due punti dalle ultime quattro gare.  Urge, dunque, un deciso cambio di passo. “Vorremmo festeggiare il Natale con le nostre famiglie reduci da una vittoria, anche per fare questo regalo al presidente, alla società ed a tutti i tifosi del Lamezia. Non è che se domani (oggi ndr) non vinciamo, il campionato è ormai andato,  – osserva il tecnico gialloblù - è ovvio, però, che per noi diventa di vitale importanza raccogliere l’intera posta. E quindi ce la giocheremo con tanta grinta, cattiveria agonistica ed intensità. Battere la Sancataldese significherebbe restare attaccati alle primissime posizioni, oltre che far aumentare l’autostima. Il che ci permetterebbe di lavorare con maggiore tranquillità dal 27 dicembre al 9 gennaio, per mettere a posto le cose sia fisicamente che nell’intelaiatura della squadra. Dobbiamo primeggiare e non possiamo continuare nella scia di queste ultime giornate”.

La sfida di Trapani è servita all’ex centravanti per farsi un’idea più chiara del gruppo che ha a disposizione. “Sinceramente ho visto una squadra, la mia, che dopo mezzora non ne aveva più. Ha perso tutti i contrasti, non è arrivata mai prima degli avversari sulle seconde palle, e questo, senza nulla togliere a chi mi ha preceduto, è sinonimo che a livello di preparazione atletica qualcosa non ha funzionato. I ragazzi non hanno una grossa gamba, insomma. Non credo che il Trapani corresse più di noi perché è fatto da marziani, sta di fatto che ci ha sovrastato sotto l’aspetto fisico. Siccome io sono qua per vincere, vuol dire che qualcosa dovrà cambiare durante la sosta. Per il resto è un gruppo straordinario, a cui non si può dire niente avendo tutti una dedizione al lavoro non indifferente. Però poi bisogna dimostrare sul campo di essere competitivi”.

Oltre al deficit di condizione atletica, l’undici lametino al “Provinciale” ha denotato l’ormai solita scarsa reattività una volta andato sotto nel punteggio. Era già successo contro Castrovillari, Gelbison e, dieci giorni fa, con l’Acireale . “Ne ho parlato proprio lunedì con i ragazzi. Ho detto loro che non siamo una grande squadra se alle prime difficoltà ci disuniamo. A Trapani, nonostante avessimo avuto pochissimi giorni per provare il 4-2-3-1 con il quale siamo poi scesi in campo, abbiamo giocato molto bene i primi 20’. Poi ci siamo  liquefatti al primo ceffone preso. Ecco, una squadra forte, una volta che va sotto 1-0 non può pensare che ormai la partita è persa. Se si vuole essere protagonisti, bisogna cambiare registro”.

Chiediamo quindi a mister Campilongo se su questo deficit palesato dalla squadra si può lavorare per ridurlo oppure no, ovvero che necessitano calciatori con maggior carattere e personalità. “Ci sono calciatori che hanno più personalità e quindi riescono a fungere da motrice,  e poi ci sono altri che invece hanno bisogno di  essere trascinati. Ma questo è un fatto che riguarda tute le squadre.  Io, però, prima di questo aspetto devo mettere a posto la parte fisica, perché solo così facendo posso avere dei riscontri. Se un giocatore non regge fisicamente l’urto con l’avversario, allora è ovvio che si va a vedere pure la personalità. Se poi uno ha tecnica ed è forte nel palleggio, magari riesce anche a sopperire a tali lacune”.

Rispetto a Trapani, oggi pomeriggio  l’ex allenatore di Empoli e Frosinone avrà qualche soluzione in più nel proprio arco, soprattutto a centrocampo dove rientra dalla squalifica Maimone e si è ristabilito Salandria.  Ancora out Corapi che ieri ha svolto lavoro differenziato a bordo campo. Per due che hanno scontato le rispettive giornate di stop disciplinare, ovvero il già citato Maimone e Miceli, altrettanti salteranno, per identica motivazione, la sfida con i nisseni. Camilleri, domenica incorso nel quinto “giallo” stagionale, si è visto infliggere il previsto turno di squalifica, mentre il centravanti rumeno Rusescu, espulso per un fallo di reazione, è stato fermato addirittura per tre giornate.  Lunedì si è peraltro fatto male in allenamento. Indisponibili pure Verso, Tringali ed Amendola, gli ultimi due usciti malconci dall’ultima partita. In forte dubbio Haberkon, colpito dal virus intestinale che nelle ultime settimane ha parecchio falcidiato la rosa gialloblù. Ieri e lunedì il centravanti argentino non si è allenato, per cui si spera di poterlo recuperare in extremis per portarlo quantomeno in panchina. Fortunatamente è tornata arruolabile la restante prima punta, ovvero Maritato, anche se il cetrarese solo da un paio di giorni è tornato ad allenarsi con il gruppo. Regolarmente convocato pure il cileno Herrera, fresco di matrimonio.  

Dirigerà il signor Paul Leonard Mihalache della Sezione di Terni, coadiuvato dagli assistenti Marco Giudice di Frosinone e Niroy Emilio Gookooluk di Civitavecchia.

Quanto agl’impegni delle altre compagini di vertice, la Cavese ospita il Cittanova, la Gelbison il Troina ed il Paternò il Trapani. L’Acireale sarà invece di scena a Sant’Agata. Rende-Gelbison, non disputata l’8 dicembre a causa di alcune positività al Covid nella squadra campana, verrà recuperata il 5 gennaio alle 14:30.

Domani, giovedì 23 dicembre, il “Guido D’Ippolito” sarà la location della finale regionale di Coppa Italia riservata ai club di Eccellenza e Promozione, tra Locri ed Acri. Allo stesso orario (14:30), ma nel vicino “Gianni Renda”, scenderanno in campo Vigor 1919 e San Calogero Calimera.  Gara valevole come recupero della nona giornata del girone C di Prima Categoria, non essendosi potuta giocare lo scorso 5 dicembre a causa della positività al Covid di alcuni tesserati della squadra vibonese. Attualmente un solo punto divide le due compagini in classifica. La Vigor 1919 è terza, a -5 dalla capolista Parghelia. Il San Calogero, che, a differenza dei biancoverdi, deve ancora riposare, è quarto in condominio con il Sambiase ma ha un’altra gara da recuperare (quella con il Prasar). Ricordiamo che l’undici da qualche settimana allenato da mister Perrone, è reduce da quattro successi consecutivi, nonché cinque nelle ultime sei gare. Dal canto loro, i vibonesi hanno vinto quattro delle ultime cinque sfide giocate.

Ferdinando Gaetano

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