Trenta (Cosenza) - Gli agenti della squadra mobile di Cosenza hanno arrestato Daniele Lamanna, di 41 anni, ricercato per una serie di reati tra cui l'omicidio di Luca Bruni, il presunto boss della 'ndrangheta cosentina scomparso il 3 gennaio 2012 ed il cui cadavere e' stato trovato recentemente. Lamanna è stato rintracciato dagli agenti della polizia di Stato a Trenta, nel cosentino. Per l'omicidio di Luca Bruni, nelle settimane scorse, i poliziotti ed i carabinieri di Cosenza avevano arrestato Maurizio Rango, 38 anni, e Franco Bruzzese (47), ritenuti "reggenti" della cosca "Rango-Zingari", egemone in provincia di Cosenza. Daniele Lamanna, secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti, avrebbe partecipato con quest'ultimo al delitto di Bruni.
C'erano anche il figlio e il suocero nella casa nella quale è stato trovato, a Trenta, intorno alle 20, il latitante Daniele Lamanna, 41 anni. La polizia è arrivata all'individuazione del covo dopo una serie di lunghi pedinamenti ed appostamenti. Lamanna, latitante dal novembre scorso, aveva una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, che pero' non ha usato, forse per la presenza dei congiunti. Non ha opposto resistenza all'arresto. Lamanna sarebbe, secondo il pentito Adolfo Foggetti, il killer di Luca Bruni, figlio del noto boss cosentino Francesco, detto "Bella Bella". Sarebbe stato lui a sparargli a bruciapelo, utilizzando due diverse pistole. Oggi alle ore 12, nel corso di una conferenza stampa, a Cosenza, presenti anche i vertici della DDA di Catanzaro, saranno resi noti altri dettagli del suo arresto.
Lamanna: "volevo travestirmi da frate"
"Avevo perfino pensato di travestirmi da frate, per non farmi prendere". Lo ha detto ai poliziotti Daniele Lamanna, arrestato ieri sera a Trenta (CS). Gli agenti gli avevano detto, in tono scherzoso, che con la barba lunga era stato davvero difficile riconoscerlo. Il particolare è emerso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella questura di Cosenza, presente il capo della squadra mobile, Guseppe Zanfini, il questore, Luigi Liguori, e il magistrato della DDA di Catanzaro Pierpaolo Bruni, che non ha però rilasciato alcuna dichiarazione, rimanendo in disparte. Lamanna è stato trovato in un appartamento di proprietà del suocero, ed era proprio insieme al suocero e al figlioletto di 9 anni, al momento dell'irruzione della polizia. Aveva una pistola calibro 7,65, con il colpo in canna. "Piu' che da noi - ha detto Zanfini - credo che la tenesse carica per difendersi dai membri del suo o di un altro gruppo criminale".
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