Spezzano Della Sila - Verso la conclusione i festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, iniziati una settimana fa. La terza domenica di settembre, a Spezzano della Sila, è tradizionalmente dedicata al suo Protettore, che qui fondò il terzo convento del suo Ordine, quello dei Minimi, con una chiesa, poi, diventata santuario foraniale e, quest’anno, Luogo giubilare temporaneo. La coincidenza del sesto centenario della nascita del Fraticello conferisce ai festeggiamenti una particolare solennità, sottolineata dallo straordinario incontro dei Superiori dei conventi fondati dal Taumaturgo (padre Gregorio Colatorti, Provinciale dei Minimi di Paola; padre Domenico Gammuto, Superiore della Comunità di Paterno Calabro; padre Antonio Bottino, Superiore della Comunità di Corigliano Calabro; padre Mario Savarese, Superiore della Comunità di Milazzo), in calendario per lunedì prossimo, ultimo giorno dei festeggiamenti. Intensi i riti religiosi, coordinati dal parroco don Cosimo De Vincentis, con l’approvazione del vicario generale, monsignor Giovanni Citrigno, in corso di svolgimento, in questi giorni, nel convento minimo-francescano, adeguatamente ristrutturato.
Domenica, alle 11, in programma una solenne celebrazione eucaristica officiata dall’arcivescovo emerito, monsignor Salvatore Nunnari. La parte civile della festa, tra l’altro, prevede per sabato mattina, poco prima dell’alba, sfilata dei tamburi per le vie del paese; in serata, l’attesissimo concerto di Pupo; domenica e lunedì concerti bandistici di eccellenza. Tra i motivi di indubbio interesse, va annoverata la Mostra storico-iconografica su “La vita e i miracoli di San Francesco di Paola”, allestita nel convento a cura di Ercole Pasqua e Demetrio Guzzardi e inaugurata martedì sera con l’intervento del sindaco Salvatore Monaco e dei parroci don De Vincentis e don Emilio Salatino. La rassegna espone, in cronologia, le immagini del Fraticello, tra le quali quelle realizzate per volontà del re Ferrante d’Aragona nel 1483, del pittore Jean Bourdichon nel 1506 e dell’incisore Alessandro Baratta di Scigliano nei primi decenni del ‘600. La mostra è aperta tutti i giorni fino a sabato (dalle 16 alle 18,30 e domenica (dalle 9,30 alle 11). (lmp)
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