Lamezia Terme - Dopo nove anni Giuseppe Gaetano, ingegnere residente a Roma, è stato assolto dal reato di lesioni colpose a lui contestato quale direttore dei lavori di un’impresa edile che stava eseguendo dei lavori sulla tratta Lamezia/Catanzaro. All’ingegnere Gaetano si imputava di non avere adeguatamente vigilato e controllato l’esecuzione di alcuni lavori da parte dei dipendenti dell’impresa costruttrice. In particolare due tra gli addetti alla realizzazione delle opere in cemento armato, avevano riportato delle lesioni a seguito della caduta di alcuni massi. Il fatto veniva quindi addebitato alla responsabilità del direttore dei lavori il quale, con colpa grave, ometteva di controllare che gli esecutori materiali dell’opera adottassero le opportune precauzioni imposte dalla normative in materia. Il primo processo fu celebrato nel 2006 con le forme del rito abbreviato, così come richiesto dal difensore dell’imputato, l’avvocato Francesco Gambardella.
In quella sede, il GUP del Tribunale di Lamezia Terme, accogliendo le richieste dell’Accusa, condannò il direttore dei lavori ad un anno e quattro mesi di reclusione oltre il risarcimento dei danni alla costituita parte civile. La sentenza fu integralmente confermata dalla Corte di Appello di Catanzaro. Avverso tale ultima decisione il difensore propose ricorso in Cassazione. La Corte di Cassazione, udita la requisitoria del Procuratore Generale che aveva chiesto la pronuncia di una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, preso atto che l’Avvocato Gambardella aveva, invece, espressamente rinunciato alla prescrizione, ritiratasi in camera di consiglio, ha pronunciato sentenza di annullamento senza rinvio per non avere commesso il fatto, così assolvendo nel merito il direttore dei lavori.
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