Lamezia Terme - Pene dai 2 ai 14 anni di reclusione e un’assoluzione, sono state chieste dal Pm nella requisitoria del processo “Crisalide” nel tribunale lametino. L’udienza, per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario (hanno assistito in video conferenza), si è svolta con le dovute precauzioni di distanziamento nell’ottica delle nuove norme per contenere il contagio da coronavirus. Le persone fermate (oltre 50) nel maggio del 2017, quando scattò l'operazione “Crisalide” ed eseguita dai carabinieri, erano state ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi ed esplosivi, estorsione, danneggiamento aggravato, rapina.
Ecco le richieste del Pm
Vincenzo Stranges: 3 anni e 7500 euro di multa (assoluzione capo 3 e 220)
Alex Morelli: 2 anni e 6 mesi e 600 euro di multa (assoluzione capo 3)
Antonio Torcasio: 3 anni e 7500 euro di multa (assoluzione capo 3)
Ivan Di Cello: assoluzione
Piero De Sarro: 13 anni
Alfonso Calfa: 2 anni e 6 mesi e 6000 euro si multa (assoluzione capo 3 e 214)
Francesca Antonia De Biase: 3 anni (assoluzione per capi 1 e 3)
Giuseppe Costanzo: 13 anni
Flavio Bevilacqua: 13 anni
Giuseppe Paladino: 6 anni e 8 mesi (assoluzione per il 2 bis)
Danilo Fiumara: 14 anni
In particolare, il Pm Andrea Buzzelli ha chiesto l’assoluzione per il reato di associazione finalizzata al narcotraffico per de Biase, Strangis, Torcasio e Calfa e dal reato di corruzione elettorale per Paladino (ex consigliere comunale ed ex vicepresidente del consiglio che, nel 2015, secondo quanto emerso nelle indagini, in vista delle elezioni, sarebbe andato fin dentro il “fortino” dei Torcasio, accompagnato da Miceli). In abbreviato, invece, il processo "Crisalide" si concluse con 43 condanne e 9 assoluzioni tra cui Ruberto e Paladino (padre di Giuseppe).
Il processo, si avvia ora alla fase conclusiva, quella delle discussioni degli avvocati con sentenza prevista a maggio. Nei mesi scorsi, inoltre erano stati ascoltati in aula diversi testimoni e collaboratori di giustizia, davanti al presidente Nania.
Nel collegio difensivo, gli avvocati Cerra, Larussa, Canzoniere, Veneziano, Ferraro, D’Agosto, Amantea, Di Renzo e Brancia. Le parti civili costituite in questo procedimento sono: i fratelli Francesco e Pasquale Butera, Antonio Crapella (avvocato Santino Piccoli); la Comunità Progetto Sud e Luigi Angotti, l’associazione Antiracket Ala (avvocato Carlo Carere); la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero dell’Interno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro e il Comune di Lamezia (avvocato Caterina Restuccia).
R.V.
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