Lamezia, sindacati contro regolamento comunale sulle performance

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Lamezia Terme - I rappresentanti sindacali Giuseppe Chirumbolo (Cisl-FP), Bruno Ruberto (Uil-FPL), Michele Ugo Caruso (DICCAP-SULPL) e Mario Mazzei per la Rsu aziendale muovono una serie di critiche all'amministrazione comunale in merito al Regolamento di misurazione e valutazione Perfomance, approvato con delibera della Giunta Comunale. "Purtroppo - scrivono i sindacati - non si tiene conto che dopo sette mesi dell’inizio dell’esercizio finanziario di riferimento e valutativo, l’Amministrazione non ha approvato un Piano esecutivo di gestione provvisorio o la definizione di obiettivi specifici per consentire la continuità dell’azione amministrativa, per come ha più volte indicato la Corte dei conti e per quanto previsto. La superficialità e l’indifferenza nell'affrontare le problematiche appare ancora più grave, visto che in sede di confronto le organizzazione sindacali presenti e la Rsu hanno evidenziato a chiare note al Presidente della delegazione trattante, il Segretario comunale Pasquale Pupo, il grave vulnus giuridico ed economico che si prospettava e si prospetta in quanto, la mancanza degli obiettivi pregiudica l’erogazione dei premi e degli incentivi, nonché le possibili progressioni economiche orizzontali a tutto il personale dell’Ente".

"Il dato sconcertante - aggiungono - e sicuramente irrispettoso delle elementari corrette regole di relazioni sindacali, risulta il comportamento del Presidente della delegazione trattante rinvenibile dalla lettura del testo della delibera, dove non vengono riportate le sintesi delle posizioni sindacali contrarie, nonostante sia stata richiesta la trasmissione delle posizioni e dei verbali di confronto al vertice politico, alla giunta e all’Organismo indipendente di valutazione. Inoltre, rileviamo che il Regolamento di misurazione e valutazione approvato dalla Giunta comunale, risulta in palese contrasto con il vigente Regolamento delle Posizioni Organizzative in quanto: da un lato si prevede la retribuzione di risultato per gli incarichi di posizione organizzative ad interim che di fatto non sono previste e disciplinate; dall’altro si ignora ogni forma di misurazione e valutazione della retribuzione di risultato per le Posizioni organizzative che possono essere delegate di funzioni dirigenziali in base all’art. 14 del corrispondente Regolamento".

"Nell’attesa dell’approvazione del Piano esecutivo di gestione, che comprende il piano della performance e il piano degli obbiettivi - affermano infine - sollecitiamo una apposita deroga o una specifica forma transitoria che possa sanare le inadempienze dell’Amministrazione per non avere formalmente adottato la preventiva assegnazione degli obbiettivi per come costantemente indicato dalla magistratura contabile e dalla richiamata normativa. L’inerzia a trovare le dovute soluzioni per come sollecitate, manifesta una specifica volontà a danneggiare colpevolmente tutti i lavoratori dell’Ente e aggrava la diffusa confusione amministrativa, che a causa degli inadempimenti dell’Amministrazione e dei propri rappresentanti di parte pubblica, non potranno avere riconosciuto per l’anno 2020 gran parte dei compensi legati al ciclo della performance".

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