Violenza sessuale su due minorenni a Gioia Tauro: 4 arresti e 16 indagati

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Reggio Calabria - Quattro arresti (di cui tre in carcere e uno ai domiciliari - al momento irreperibile) e 18 decreti di perquisizione personale e domiciliare a carico di 16 indagati per il medesimo reato in concorso tra loro, di cui 4 minorenni. È quanto ha disposto il gip di Palmi lo scorso 31 ottobre, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi - diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti -  nell'ambito di una inchiesta per il  reato di violenza sessuale aggravata ai danni di due minorenni originarie della Piana di Gioia Tauro.

Le misure sono scattate alle prime ore di oggi e vedono impegnate la Polizia di Palmi in Seminara ed altre città del Nord Italia. In ausilio,  personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, dei Commissariati Distaccati di Gioia Tauro, Villa San Giovanni, Polistena, Cittanova e Taurianova, delle Squadre Mobili di Treviso, Varese e Monza Brianza; equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, Rende e Vibo Valentia. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati diversi dispositivi elettronici, informatici e di telefonia mobile. Nella sala Nicola Calipari della Questura, si terrà una conferenza stampa al riguardo con la presenza del Procuratore della Repubblica di Palmi.

Procuratore Palmi: "Casi dolorosi"

“Un’attività impegnativa e importante che ci lascia il dolore di lavorare su reati del genere”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, incontrando i giornalisti nella questura di Reggio Calabria a conclusione dell’operazione che stamane si è conclusa con l’arresto in carcere di quattro persone gravemente  indiziate di violenza sessuale aggravata ai danni di due minorenni di centro agricolo della Piana di Gioia Tauro. Crescenti, inoltre, ha posto in evidenza “la particolarità di lavorare su un’indagine che non deriva dalle dichiarazioni della parte offesa, ma da intercettazioni in corso per altre ipotesi di reato, e dalle quali sono emersi questi fatti raccapriccianti. Abbiamo seguito in diretta le organizzazioni delle violenze”. La polizia di Stato, oltre ad avere arrestato i presunti violentatori, ha eseguito 18 decreti di perquisizione personale e domiciliare a carico di 16 indagati per lo stesso reato, in concorso tra loro, di cui quattro minorenni. Nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati molti dispositivi informatici e di telefonia.

“Una delle due minorenni - ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Palmi -  è stata coinvolta in misura maggiore, sottoposta a violenza psicologica di gruppo da parte del branco, che aveva le stimmate della criminalità organizzata. Si tratta di fatti di violenza inaudita e abbiamo il sospetto che il gruppo degli indagati avrebbe potuto rivolgersi altrove”. L’attività, intanto, prosegue “poiché – ha detto ancora il magistrato - ci muoviamo in zone dove ci si conosce tutti. Emergono anche dei rapporti di affetto, nell’idea e nelle intenzioni della ragazza, dove l’affetto viene sfruttato per portare gli amici a divertirsi. Tra le persone arrestate, infatti, figura anche l’ex fidanzato di una delle vittime”. Il capo di Gabinetto della Questura di Reggio Calabria, Maria Grazia Milli, intervenendo, ha sottolineato che si tratta di un “reato odioso e mi rammarica dover rilevare che questa indagine è stata condotta nel mese di novembre, dedicato alla lotta alla violenza sulle donne”.

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