Lamezia Terme - Fu aperto per la prima volta il 3 luglio del 2021, ma solo perché in piena emergenza pandemica serviva come hub vaccinale. Parliamo del Centro polivalente comunale ubicato in via De Filippis, traversa di via del Progresso. Sono passati circa due anni e ormai da mesi rimane chiuso. E ancora prima della cessazione dell'emergenza sanitaria che ha riguardato il mondo intero.
Il Centro polivalente fu realizzato nell’ambito di un progetto sull’accoglienza dei migranti all'epoca della Giunta guidata da Gianni Speranza. Di fatto, tuttavia, non entrò mai in funzione e addirittura - pur in apparenza in perfetto stato - l'immobile fu dichiarato inagibile dalla penultima gestione commissariale come del resto quasi tutte le strutture pubbliche lametine. Ad oggi, dunque, rimane un bene chiuso e inutilizzato. Vi è da evidenziare che in un primo momento, la struttura fu costruita per fungere da "palazzo della cultura", in una città dove gli spazi culturali sono praticamente quasi pari allo "0". Se si esclude il solo Chiostro San Domenico, infatti, il resto dei beni di proprietà del Comune sono chiusi. Successivamente, come evidenziato, fu completato con fondi vincolati e finalizzati all’integrazione di cittadini stranieri. Detto ciò, appare del tutto paradossale come, finita l'emergenza pandemica e, presumibilmente, ritornato nella piena disponibilità pubblica, l'immobile rimanga ancora chiuso. Cosa ne farà il Comune? Quali progetti ha in serbo l'Amministrazione comunale per la struttura? Rimarrà a far bella mostra di sé fino al deterioramento? Sarà un'altra cattedrale nel deserto? Pare addirittura che sia attiva ancora la linea telefonica con contratto a carico delle casse comunali. Una struttura, dunque, che potrebbe essere utilizzata, previo bando di gestione, e per la quale i cittadini lametini auspicano chiarezza.
A. C.
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