More, lamponi e mirtilli in fioritura sull’altipiano silano

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Spezzano della Sila - More, lamponi e mirtilli in grande fioritura sull’altipiano silano. Le coltivazioni sono state rese possibili dall’innalzamento delle temperature. Con una prima quantità di piantine provenienti dell’Olanda, la sperimentazione, avviata due anni fa, ha dato risultati eccellenti. L’area interessata è quella di Camigliatello Silano, a 1.250 metri di altitudine, nelle vicinanze del lago Cecita. Inizialmente, alla coltura è stato riservato un ettaro di terreno, situato in una posizione particolarmente adatta a garantire la qualità della produzione. Ne spiega i motivi, chi tra i primi agricoltori della zona ha scommesso sulla validità della sua idea, Lorenzo Pupo, discendente di quinta generazione di una famiglia di coltivatori silani. 

“Il nostro campo di frutti di bosco  è composto da 4500  piante di differenti specie e varietà: mirtilli, more, lamponi e ribes. L'impianto di irrigazione, completamente elettronico, utilizza solo l’acqua proveniente dalla nostra sorgente naturale. Il terreno, per la sua ottima esposizione solare, l’umidità data dalla prossimità del lago e la sua stessa consistenza sabbiosa, favoriscono la vita e la qualità di queste piante. Nel corso dell’anno bisogna dedicare loro la massima cura, con lavori di potatura e di manutenzione dei filari. La raccolta viene effettuata nel periodo estivo, complessivamente fino a fine agosto e, per alcune specie di mirtilli, anche sino a fine ottobre. Non c'è bisogno di avere grandi estensioni per raggiungere una produzione remunerativa”. La risposta dei mercati, nei quali è stata immessa la piccola frutta silana, è stata del tutto incoraggiante. “Per il futuro – prosegue Pupo - stiamo cercando di fare rete con altre giovani aziende del territorio, che stanno avviando o hanno già avviato la coltivazione, e questo al fine di sviluppare maggiormente le nostre potenzialità commerciali. Collaborare è l’unica via per potere sfondare: le condizioni ci sono tutte, visto che, in Italia, il trend dei mercati è in crescita, in considerazione delle qualità nutrizionali di questi superfood”. Non solo, ma la cooperazione può essere utile per ulteriori investimenti, soprattutto nel settore della trasformazione di questi prodotti. “Ne stiamo coltivando il progetto – rileva l’esperto agricoltore – che sarà possibile realizzare a medio-lungo termine. In un quadro strategico antispreco, vorremmo tentare la strada delle conserve e dei succhi. L’idea – conclude - è già da tempo allo studio e ci sono le premesse per poterla realizzare così da ampliare considerevolmente l’offerta agricolo-industriale silana e da incentivare l’economia del territorio”. (lmp)

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