Reggio Calabria, 2 agosto – Sono venti le persone arrestate dalla Guardia di finanza in una maxioperazione contro il riciclaggio di denaro messa in atto con l'intermediazione di esponenti di spicco della 'ndrangheta e di Cosa Nostra ed eseguita questa mattina. L'indagine della Dda di Reggio riguarda persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, alla truffa e alla falsificazione di titoli di credito. L'inchiesta è partita dal sequestro di un certificato di deposito emesso dal Credit Suisse per un importo di 870 milioni di dollari. Di seguito l'elenco delle persone: Vincenzo Andronaco, 38 anni, di Oppido Mamertina; Andrea Angelo, 33 anni, di Alcamo (Trapani); Salvatore Angelo, 62 anni, Salemi (Trapani); Rocco Arena, 41 anni, di Taurianova; Paolo Baccarini, 45 anni, di Modena; Vincenzo Dattilo, di 55 anni, di Lamezia Terme; Antonio Drago, 54 anni, di Valledolmo (Palermo); Michele Fidale, 50 anni, di Polistena; Francesco Filippone, 31 anni, di Melicucco; Rocco Santo Filippone, 71 anni, di Anoia; Antonino Galasso, 59 anni, di Cittanova; Nicola Galati, 53 anni, di Vibo Valentia; Francesco Grupico, 54 anni, di Marina di Gioiosa Ionica; Antonino Napoli, 57 anni, di Polistena; Alessio Vincenzo Rovitti, 36 anni, di Cassano allo Ionio; Carmelo Sposato, 37 anni, di Taurianova; Giuseppe Sposato, 46 anni, di Taurianova; Antonio Surace, 34 anni, di Polistena; Rocco Ursino, 51 anni, di Locri. Sono stati disposti gli arresti domiciliari per la sola Daniela Rozzi, 43 anni, di Modena.
"Al di là di tutto, l'aspetto positivo di questa operazione - ha detto il procuratore Giuseppe Pignatone durante la conferenza stampa - è l'aver impedito il cambio di un titolo falso. Perché se l'operazione fosse andate in porto una grande quantità di denaro sarebbe transitata in diversi conti correnti aperti sia in Italia che all'estero e non avremmo avuto nessuna possibilità di recupero". Il procuratore aggiunto, Nicola Gratteri, ha invece evidenziato che "davanti ad una somma così ingente non sarebbe dovuto accadere che alcuni funzionari di banca senza battere ciglio abbiano cominciato a trattare ed a discutere la negoziazione del titolo. Siamo stati anche fortunati a trovare l'ottima collaborazione che ormai la Procura di Reggio Calabria ha da tantissimi anni con le autorità straniere, in particolare con la Svizzera. Da almeno due anni gli svizzeri collaborano molto più di altri Stati europei. La loro collaborazione ci ha permesso di dimostrare che questa era una organizzazione abbastanza determinata ed agguerrita". Infine, per il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Col. Albero Reda, si è trattato di una " indagine partita nel settembre del 2009 con il sequestro nella Piana di Rosarno del Titolo in possesso di due soggetti originari di Taurianova, vicini alla cosca egemone Fazzolari-Viola Avignone. Da essa emerge - ha aggiunto Reda - uno scenario allarmante di una criminalità niente affatto rozza con una struttura stabile, in grado di investire ingenti risorse".
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