
Reggio Calabria - Sono iniziati i lavori del Consiglio regionale della Calabria, convocato a Palazzo Campanella a Reggio Calabria dal presidente Salvatore Cirillo. In apertura il consigliere Pierluigi Caputo (Occhiuto presidente), ha chiesto un'inversione dell'ordine del giorno, per consentire al governatore, Roberto Occhiuto, di illustrare subito le linee di governo 2025-2030, previste dallo Statuto nella seduta successiva all'elezione dell'Ufficio di presidenza del Consiglio. Sul punto il capogruppo del Pd, Ernesto Alecci e Vincenzo Bruno capogruppo di (Tridico presidente) hanno chiesto il rinvio a causa di altri punti in discussione. Dopo una breve sospensione, convocati i capi gruppo di maggioranza e minoranza, si è proceduto come proposto dal consigliere Caputo e quindi con la presentazione delle linee programmatiche
Il programma di Occhiuto in 10 punti
E’ racchiuso in dieci punti il programma che Occhiuto ha esposto al Consiglio regionale: riforme, sanità, ambiente, turismo, lotta alla criminalità, lavoro, infrastrutture, aree interne, economia e cultura. “Negli ultimi quattro anni la Calabria ha avviato un percorso di trasformazione reale e strutturale, con riforme che hanno interessato diversi ambiti, come consorzi di bonifica, gestione dei rifiuti e sistema idrico – si legge nel documento - L’obiettivo dichiarato è rafforzare e consolidare queste riforme affinché siano durature nel tempo”. Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, viene sottolineata la necessità di un impegno costante e della collaborazione di tutte le istituzioni per liberare la regione dalla ‘ndrangheta.
Per quanto riguarda la sanità, “dopo quindici anni di commissariamento e di scelte imposte dall’alto, si è prossimi alla conclusione di questa fase, con risultati concreti già ottenuti. Sono in costruzione nuovi ospedali in diverse zone della Calabria, e sono previste riqualificazioni e ampliamenti di strutture esistenti. L’obiettivo a breve termine è uscire dal commissariamento e dal piano di rientro, e successivamente realizzare una riforma strutturale che prevede l’accorpamento degli ospedali provinciali e la specializzazione delle aziende sanitarie sull’assistenza territoriale”. Dal punto di vista ambientale, “la regione punta a una gestione più efficiente dei rifiuti, con l’individuazione di tre gestori territoriali, e a una riduzione delle dispersioni idriche del 50% entro il 2030. In materia di depurazione, l’obiettivo è azzerare le procedure di infrazione europee”.
Nel settore aeroportuale e turistico, “si punta ad attrarre investimenti per strutture ricettive di alto livello e a potenziare i collegamenti aerei, anche intercontinentali. Sono previsti ulteriori interventi per l’intermodalità dei trasporti, soprattutto a Lamezia e Reggio Calabria”. Le infrastrutture e l’energia sono un altro pilastro della strategia: “la regione vuole diventare un hub energetico del Mezzogiorno, valorizzando l’idroelettrico e creando una utility regionale per la gestione degli impianti. Il porto di Gioia Tauro è visto come punto strategico per i collegamenti terrestri verso i mercati europei”. Su lavoro e welfare, la priorità è eliminare definitivamente il precariato e costruire un sistema che incroci domanda e offerta di competenze, anche attraverso l’attivazione di academy territoriali e strumenti digitali per la formazione continua.Per contrastare lo spopolamento delle aree interne, verrà attivato il programma “casa Calabria 100”, che prevede contributi per acquisto e ristrutturazione di abitazioni nei piccoli comuni. Infine, la crescita economica passa per il rafforzamento delle competenze e la valorizzazione dei giovani talenti, puntando su investimenti in agricoltura, foreste, istruzione e cultura, considerati elementi chiave per il riscatto della regione.
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