Catanzaro – Ferragosto caldo per la politica calabrese. Dopo quello diventato un “caso”, a seguito di un vocale del segretario regionale di Sinistra Italiana Fernando Pignataro, in cui sintetizza per i dirigenti del suo partito l'esito della riunione per la nascita del campo largo in vista delle regionali del 5 e 6 ottobre. Nel vocale - destinato ai membri del suo partito - avrebbe parlato di veti incrociati sul candidato presidente. Audio rimbalzato in varie chat che ha creato “scompiglio” nel centrosinistra.
Intanto, si parla di una eventuale candidatura di Pasquale Tridico, europarlamentare M5S o anche della deputata Vittoria Baldino. Ma sul tavolo del centrosinistra è ampia la rosa dei possibili sfidanti. Per il Pd tra i nomi in cima ci sarebbe quello del deputato e segretario regionale Nicola Irto. Gli altri nomi vanno dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà al consigliere regionale Ernesto Alecci, al sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi. Ancora sono solo ipotesi. Intanto, proprio Pignataro, si è scusato con "gli attori di questa vicenda se è venuta fuori una discussione interna e ha potuto minimamente mettere in difficoltà il tavolo" secondo il quale per superare il tutto servirebbe "un cavallo di razza che girerà tutta la Calabria e che, soprattutto, fa breccia nei giovani crediamo possa essere la carta vincente".
Lega Calabria: “In settimana presentiamo liste, partito pronto”
"Le liste della Lega per le elezioni regionali in Calabria sono pronte e saranno presentate già dalla prossima settimana. Oggi pomeriggio sono stati fissati gli ultimi punti in una riunione a cui hanno preso parte anche il ministro Matteo Salvini e il vice segretario federale Claudio Durigon, oltre ai vertici regionali del partito e a tutta la classe dirigente". Così in una nota la segreteria regionale della Lega Calabria, a margine di una riunione per definire le liste elettorali in vista del voto di ottobre. "La Lega - prosegue - si presenta con profili competenti e con un programma chiaro, di visione, che punta a massimizzare gli investimenti messi in campo dal ministro Salvini, a partire dall'alta velocità Salerno-Reggio Calabria, la SS 106 e il Ponte sullo Stretto che per ottobre vedrà già partiti i primi lavori. Il partito può contare su una squadra forte pronta ad affrontare questa campagna elettorale tra la gente, come siamo abituati a fare durante tutto l'anno. Anche i ministri della Lega faranno sentire forte la loro presenza tra i calabresi a cui è sempre stata riservata grande attenzione".
Occhiuto: "Buon Ferragosto a tutti. Sono carichissimo, stravinceremo"
“Visto che nella politica calabrese di oggi vanno di moda le note vocali, faccio anch’io la mia nota vocale. Non sarà di 11 minuti, sarà di pochi secondi spero, ma la faccio per augurare a tutti buon Ferragosto”. Lo dice Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in una nota vocale inviata su whatsapp per gli auguri di Ferragosto. “Buon Ferragosto a tutti quelli che mi hanno scritto, non potrò rispondere a tutti per ringraziarli, buon Ferragosto anche a quelli che mi hanno espresso solidarietà per questa ondata di fango e per queste fake news. Ce ne occuperemo nei prossimi giorni. Intanto però godiamoci questo ultimo scampolo di estate, perché poi da lunedì comincia la campagna elettorale a pieno regime. Quindi, avanti tutta, viva la Calabria, viva quelli che amano la Calabria. Stravinceremo, alla faccia di chi la Calabria non la ama e vorrebbe che la Calabria fallisse, che della Calabria si parlasse sempre male, che la Calabria fosse sempre immobile. Nei prossimi giorni cominceremo la campagna elettorale, con grande entusiasmo e con grande determinazione: io sono carichissimo! Ciao a tutti, mi dispiace se la nota vocale non è durata 11 minuti, ma va bene così”, conclude il presidente Occhiuto.
Occhiuto: “Mia ricandidatura contro fango e immobilismo”
Arrivano nel giorno di Ferragosto anche le dichiarazioni del Presidente Occhiuto: “No ad accordi con Calenda, ma non ho preclusioni nei confronti dei consiglieri regionali di Azione. Affronto la campagna elettorale con grande tranquillità, perché invece di fare promesse potrò rivendicare il lavoro fatto in questi quattro anni. Mentre vedo che nel centrosinistra c'è grande confusione. Sarebbe molto difficile per loro governare la Calabria in questo modo”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Il Foglio”.
Nel centrosinistra, dichiara: “vedo una grande confusione. Spesso sono stato accusato di essere un decisionista, ma per governare una regione come la Calabria hai bisogno di prenderti le tue responsabilità. E invece come potrebbe governare un centrosinistra che per ogni decisione deve riuscire a mettere attorno al tavolo i 12 segretari o coordinatori di ogni partito o movimento?”. Con Calenda “abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, poi qualche settimana fa mi ha attaccato duramente e dunque un accordo con il suo partito non è possibile. Ma non ho preclusioni nei confronti dei consiglieri regionali di Azione che in questi anni mi hanno sostenuto lealmente”. “In un paese civile non ci si dovrebbe dimettere per un avviso di garanzia, non dovrebbe costituire un logoramento o scoraggiare i dirigenti dalla firma. Pensiamo solo alle esperienze politiche o alle storie di tante amministrazioni che avrebbero potuto avere un’evoluzione ben diversa aspettando le sentenze e i proscioglimenti, a partire proprio dalla Calabria”. “Nel mio caso ho deciso di dimettermi perché il rischio di restare immobili per un anno era alto. E capisco che ci sarà qualcuno che adesso vorrà gettarmi fango addosso, ma preferisco che i calabresi vadano alle urne avendo negli occhi il lavoro fatto negli ultimi quattro anni. Dagli ospedali che esistevano da vent’anni solo sulla carta e che noi siamo riusciti a costruire, come quelli di Sibari o Vibo Valentia, al rilancio degli aeroporti e ai numeri record del turismo”. “Di certo anche in ambito sanitario ci sarà bisogno di fare ancora di più. Ma è qualcosa a cui siamo preparati, avendo risanato i bilanci di tutte le aziende sanitarie dopo anni e anni di contabilità orale”. “Capisco che veder terminare un’esperienza un anno e mezzo prima, dovendosi di nuovo sottoporre al giudizio degli elettori, non abbia suscitato grandi entusiasmi, sicuramente inferiori ai miei. Non era una cosa che si aspettavano in molti, ma sono arrivato a questa decisione dopo averla concordata con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani”. “Premetto che ho sempre avuto un ottimo rapporto con Calenda e che lui mi ha manifestato più volte apprezzamenti, parlando della Calabria come un esempio di buon governo. Ciò detto, credo che Calenda abbia una grande sfortuna che appartiene a pochissimi: la capacità di dire o fare cose sbagliando sempre i tempi. Qualche mese fa mi aveva cercato ma non eravamo riusciti a vederci. Recentemente, invece, quando è venuto in Calabria mi ha sferrato un attacco durissimo. Al ché io l’ho chiamato per parlargli”, ragiona ancora il presidente Occhiuto.
“Io guardo positivamente all’allargamento a una forza moderata, riformatrice, credo possa essere una ricchezza per il centrodestra. Ma credo anche che questo incidente farà sì che non ci possa essere alcun accordo con Azione per le elezioni di ottobre, ragionamento diverso si potrà fare con i singoli consiglieri regionali”. A proposito di campagna elettorale, poi, Occhiuto ci tiene, infine, a precisare che “il mio avversario è il centrosinistra, non la magistratura che fa il suo lavoro”.
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