Cosenza - La Procura di Paola ha aperto un fascicolo sul caso della intossicazione da botulino avvenuta a Diamante. In particolare, le indagini dei pm sono finalizzate a fare chiarezza su due decessi e sull’intossicazione a causa della quale sono finite in ospedale una decina di persone tutte dopo aver mangiato un panino con broccoli e salsiccia da un venditore ambulante sul lungomare di Diamante.
Nella giornata di oggi è giunta la notizia della morte di una donna di 45 anni di Praia a Mare della quale sono stati svolti i funerali ieri. Ma oggi i familiari si sono recati in Procura e hanno presentato denuncia sostenendo che la donna aveva mangiato un panino con broccoli comprato da quel venditore ambulante. La Procura sta indagando anche sulla morte di un 52enne napoletano, Luigi Di Sarno,deceduto a Lagonegro mentre stava rientrando con la sua famiglia a Napoli. L’uomo aveva mangiato un panino comprato dal venditore ambulante e si era poi sentito male tanto da rivolgersi a una struttura sanitaria privata della costa tirrenica. Dopo le cure del caso era ripartito.
Il procuratore capo Domenico Fiordalisi sta seguendo personalmente tutta la vicenda lavorando incessantemente assieme alla collega Maria Porcelli. Al momento è al vaglio la posizione del venditore ambulante e da quanto si è appreso gli accertamenti si stanno concentrando sui metodi di somministrazione dei prodotti da parte del venditore ambulante e non sui prodotti. Ma le indagini sono in corso ed è tutto da verificare e valutare. Il venditore ambulante è stato ascoltato dai pm paolano alla presenza del suo avvocato.
Direzione ospedale: "Risposto tempestivamente alla criticità"
"L'Ospedale Annunziata di Cosenza ha risposto tempestivamente alla criticità e la rete ha funzionato. Al momento ci sono dodici pazienti ricoverati, tutti in prognosi riservata e due presentano un quadro clinico più severo. Ci siamo immediatamente attivati per reperire le fiale anti botulino e siamo soddisfatti del lavoro svolto che dimostra la validità del servizio pubblico". Lo ha detto il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Cosenza Vitaliano De Salazar. Dei 12 pazienti, nove sono ricoverati in rianimazione e tre in pronto soccorso. Al momento, cinque fiale sono state iniettate e quattro restano di scorta.
"I primi due pazienti - ha chiarito il primario della Rianimazione dell'Annunziata Andrea Bruni - sono arrivati nel tardo pomeriggio di mercoledì e mostravano i sintomi classici dell'intossicazione da botulino. Ci siamo attivati immediatamente e nei casi più a rischio abbiamo iniettato l'antidoto, ma per ora restano tutti in prognosi riservata. Dall'anamnesi tutti hanno riferito di aver ingerito lo stesso cibo". Secondo quanto riferito dal direttore sanitario dell'Annunziata Pino Pasqua i sintomi più indicativi dell'intossicazione da botulino, sono la cosiddetta "fame d'aria". "I pazienti - ha riferito Pasqua - devono prestare attenzione alla sintomatologia, in particolare alla mancanza d'aria, la difficoltà nel deglutire e nel parlare. Bisogna prestare attenzione senza farsi suggestionare".
Pm non sequestra prodotto: "Problema somministrazione"
La Procura della Repubblica di Paola ha rinunciato ad effettuare il sequestro, su tutto il territorio nazionale, di un prodotto commerciale per stabilire eventuali contaminazioni da botulino che sarebbero all'origine delle intossicazioni verificatesi nel cosentino. Il provvedimento, disposto stamani, è stato poi revocato perché, secondo quanto si è appreso, la Procura ritiene che il problema non sia nel prodotto in se ma nella somministrazione. Una decisione scaturita, probabilmente, dai primi esami effettuati anche dall'Asp su tutti gli alimenti trovati nel food tracker a Diamante al quale si sono rivolte le persone poi intossicate.
Morte sospetta di una 45enne, sarà riesumata salma
La Procura della Repubblica di Paola ha aperto un'inchiesta su una morte sospetta di una 45enne avvenuta nei giorni scorsi a Praia a Mare, dopo l'esposto presentato dal fratello. Secondo la denuncia dell'uomo, la sorella avrebbe mangiato un panino al track food di Diamante dove hanno mangiato anche le persone ricoverate all'ospedale di Cosenza e Luigi Di Sarno, il turista 52enne di Cercola (Napoli), morto a Lagonegro (Potenza) mentre stava rientrando a casa. La donna è morta nei giorni scorsi e ieri le è stato fatto il funerale. La Procura, quindi, disporrà la riesumazione della salma per effettuare l'autopsia. Secondo quanto si è appreso, il fratello, alla luce delle notizie uscite negli ultimi giorni sui casi di intossicazione alimentare, ha avuto dei sospetti sulla causa della morte della sorella ed ha deciso di rivolgersi alla magistratura. La Procura sta conducendo accertamenti anche sulla clinica privata di Belvedere Marittimo dove la donna si era recata dopo avere accusato i primi malesseri. La clinica è la stessa dove si era presentato Di Sarno. Gli inquirenti sospettano che i medici della struttura non siano stati in grado di riconoscere i sintomi e quindi non siano intervenuti. E' in corso la loro identificazione e non è escluso che nei prossimi giorni possano essere indagati come atto dovuto per poter effettuate le autopsia su Di Sarno e sulla donna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA