Delitti contro la Pa, a Cotronei amministratori indagati per museo a rockstar Tyler

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Crotone - Galeotto e' stato il borgo della musica dedicato alla rockstar internazionale Steven Tyler, leader della band Aerosmith, che di Cotronei era originario discendendo dalla famiglia Tallarico. Per quel progetto il Comune aveva ottenuto un finanziamento regionale di 1,3 milioni di euro con i quali avrebbe dovuto realizzare il museo del rock nell'antico palazzo Bevilacqua, nel centro storico della cittadina silana. Senonche' il Comune ha deciso di delocalizzarlo in uno scantinato innescando la reazione dell'associazione Steven Tyler la cui diffida ha fatto scattare l'inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone.

Le indagini

Durante le indagini, poi, gli inquirenti si sono imbattuti in altri illeciti amministrativi tanto da ipotizzare una lunga serie di reati: dal falso ideologico e materiale in atto pubblico alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dalla corruzione elettorale alla concussione fino all'estorsione e alla tentata induzione indebita a dare o promettere utilita'. Accuse che, nell'avviso di conclusione indagini notificato questa mattina, gli inquirenti contestano a quindici persone: dal sindaco Antonio Ammirati all'ex primo cittadino Nicola Belcastro, passando per gli ex assessori Pierluigi Benincasa, Antonio Bevilacqua ed Elisabetta Fragale, attualmente consiglieri comunali, per gli assessori in carica Francesco Greco e Rosa Toscano e per il presidente del consiglio comunale Giuseppe Scarpino.

Risultano indagati, ancora, la segretaria comunale Maria Rita Greco e i dirigenti Antonio Urso, Gaetano Scavelli e Antonio Scavelli, gli imprenditori Massimiliano Loria, Mafalda Astorino e Viviana Rizzo. Pur di delocalizzare il museo del rock amministratori e funzionari - secondo l'accusa - avrebbero commesso una serie di gravi irregolarita' amministrative e tecniche e alla fine l'opera non venne neppure realizzata. Altri illeciti i Carabinieri li avrebbero riscontrati esaminando gli atti dell'appalto bandito dall'amministrazione comunale per la realizzazione di servizi relativi al museo dell'Idroelettrico silano, come lo studio di progettazione grafica realizzato solo parzialmente pur avendo liquidato 74mila euro alla societa' rappresentata dall'imprenditrice Rizzo. I carabinieri hanno poi documentato un altro passaggio di denaro da candidati della lista 'Cotronei 2030' che sosteneva Ammirati e gli imprenditori Loria e Astorino in cambio di un pacchetto di 80 voti.

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