Lamezia Terme - L’avvocato Giovanni Scaramuzzino dovrà rispondere di appropriazione indebita. Infatti, a seguito della conclusione delle indagini preliminari, il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Santo Melidona, ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio, fissato per il prossimo gennaio 2016, nei confronti dell’avvocato Scaramuzzino. Il professionista viene ritenuto dalla Procura responsabile del reato di appropriazione indebita commesso a danno di un proprio cliente, aggravato dall’essere stato commesso nell’esercizio della professione forense. Ad occuparsi delle indagini sulla vicenda sono stati i militari del Gruppo della guardia di finanza al comando del tenente colonnello Fabio Bianco.
Secondo le indagini, Sandro Milano 51 anni mandò da Scaramuzzino un signore che aveva subito un incidente stradale, l’avvocato sbrigò la pratica con la compagnia assicurativa ottenendo un risarcimento danni di circa 62mila euro. Al cliente però furono consegnati soltanto 38mila, il resto - secondo l’accusa - lo trattenne, dividendolo con Sandro Milano che gli aveva procacciato l'affare. Il cliente sentendosi danneggiato sia dall'incidente, sia dall'avvocato, denunciò quanto gli era accaduto alla guardia di finanza di Lamezia. Il nucleo operativo delle Fiamme gialle ha accertato che la compagnia assicurativa risarcì il cliente con 62mila euro, e che Scaramuzzino avrebbe incassato 24 mila euro, dicendo però al suo cliente che l'indennizzo totale liquidato era stato di 38 mila euro.
Sempre secondo le indagini, le Fiamme gialle hanno scoperto che una parte dei 24 mila euro incassati indebitamente da Scaramuzzino sarebbero stati versati a Sandro Milano e ci sarebbero accertamenti bancari da cui risulta che a quest'ultimo l'avvocato avrebbe versato 13mila euro. Per Milano è stato richiesto il processo per il prossimo 7 dicembre, l’uomo avrebbe dichiarato al pm Melidona di aver ricevuto quei soldi per la vendita di un orologio Rolex.
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