Lamezia: operazione “Nuove Leve”, torna in carcere Giuseppe Paone

polizia-di-stato-1.jpg

Catanzaro – È stato arrestato nuovamente, Giuseppe Paone, 23enne lametino, coinvolto nell’operazione Nuove Leve nel febbraio scorso, con la quale era stata azzerata la nuova generazione che aveva preso il posto dei detenuti della cosca Giampà.

Il provvedimento che oggi ha colpito Paone, è una conseguenza della decisione della Corte di Cassazione che aveva rinviato al Tribunale per un riesame dei motivi che avevano determinato il G.I.P. all’emissione del provvedimento cautelare successivamente alla decisione del Tribunale della Libertà che aveva disposto la scarcerazione dell’indagato.

Secondo il Tribunale di Catanzaro, che ha disposto il ripristino del provvedimento cautelare, Paone, sarebbe “soggetto intraneo al gruppo delle nuove leve con compiti operativi finalizzati alla realizzazione delle attività estorsive; nello specifico il giovane è ritenuto responsabile della commissione di atti intimidatori mediante il posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi di attività commerciali, nonché di aver provveduto al prelievo di denaro direttamente dagli imprenditori vittime delle richieste estorsive”. Paone, inoltre, viene riconosciuto “come soggetto destinatario di messaggi provenienti dai maggiorenti della cosca Giampà e contenenti ordini di porre in essere atti intimidatori nell’interesse della consorteria criminale, recapitarli ad ulteriori destinatari o realizzarli direttamente”.

L’arresto è stato eseguito dagli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, su disposizione del Tribunale – Sezione Penale di Catanzaro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA