Catanzaro - Beni per 1 milione 200 mila euro sono stati confiscati dalla Dia di Catanzaro a Francesco Suriano, 37 anni, condannato con sentenza definitiva per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Suriano è nipote di Tommaso Gentile, attualmente detenuto, ritenuto capo dell'omonimo clan mafioso operante nell'hinterland di Amantea. Il provvedimento eseguito questa mattina è stato richiesto dalla procura generale della Corte d'Appello di Catanzaro dopo la condanna di Suriano per estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la cosca mafiosa Lanzino-Di Puppo di Cosenza.
Secondo i Giudici della Corte d'Appello il valore dei beni mobili e immobili sequestrati "è manifestamente sproporzionato rispetto alla situazione di pressoché totale impossidenza dichiarata del nucleo familiare".
La Corte d’Appello di Catanzaro ha disposto la confisca di:
- compendio aziendale della ditta individuale “Scalise Carolina”, ad Amantea (commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento, di calzature, di borse e di accessori di abbigliamento);
- quota sociale della società "Suriano football club snc di Suriano Francesco & c., con sede in Amantea (gestione di impianti di campi di calcetto e di impianti sportivi in genere);
- quota sociale della società cooperativa a responsabilità limitata "Jet services società cooperativa sociale", con sede in Amantea (pulizia e lavaggio aree pubbliche, rimozione neve e ghiaccio);
- quota sociale della società in accomandita semplice "Planet center s.A.S. di Suriano Francesco & c., con sede in Amantea (commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture, di autoveicoli e motoveicoli di ogni tipo, nuovi ed usati);
- 4 immobili;
- 3 beni mobili registrati;
- 1 rapporto finanziario;
- 4 polizze assicurative.
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