Lamezia, “Il Risorgimento visto da Sud”: al via programma di storia all’istituto ‘Ardito-Don Bosco’

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Lamezia Terme - Ha preso avvio, nell’Istituto Comprensivo “Ardito-Don Bosco”, sottolinano in una nota: "un approfondimento storico-risorgimentale senza precedenti in tutta l’area del centro-sud Italia". Infatti, in collaborazione con l’Osservatorio delle Due Sicilie, associazione culturale operante sul territorio lametino da più di 10 anni e che ha come scopo quello di diffondere "la verità storica pre e post-unitaria", tutti gli studenti delle classi terze della scuola secondaria guidati anche dai propri docenti, approfondiranno il programma di storia, nella parte inerente il Risorgimento, con nuovi punti di vista emersi da validate ricerche storiche e di archivio. Il programma, ideato dall’Osservatorio, riguarda brevi conferenze che si collocano in un percorso cronologico che abbraccerà tutto il corrente anno scolastico. Il "Risorgimento visto da Sud", questo il titolo scelto per l’attività, si propone di "impostare, d’intesa con il dirigente scolastico Margherita Primavera e gli insegnanti, un percorso di memoria, orgoglio e riscatto attraverso una nuova visione storica dei periodi pre e post unitari".

“Lontano dall’essere un’evocazione nostalgica del periodo borbonico, l’attività vuole offrire ai giovani studenti - informano in una nota - una visione alternativa alla versione ufficiale dei fatti del periodo in questione. Tanti saranno i temi trattati, dalle nozioni di geostoria riguardanti la penisola italiana durante la fase di “annessione” al Regno d’Italia, all’approfondimento specifico sulla situazione industriale ed economica del Regno delle Due Sicilie e sulle industrie esistenti all’atto dell’unificazione quali quelle del settore tessile o i  poli siderurgici; dal focus sui simboli misconosciuti e/o dimenticati inerenti l’identità del popolo del Sud/delle Due Sicilie, come la bandiera, l’Inno o, ancora, la venerazione da parte dei Popoli “Napolitani” a San Francesco di Paola, al racconto su Maria Sofia, ultima Regina delle Due Sicilie, al suo matrimonio con Re Francesco, fino al suo eroico ruolo a Gaeta. Non potrà mancare l’analisi dell’assedio che segnò la fine del Regno e l’inizio del Brigantaggio, le decisioni di Re Francesco nella fase finale del Regno, come anche le spinose verità storiche sull’azione di Cavour e il ruolo dei generali piemontesi: fu una guerra di conquista o di annessione ad una nazione? Insomma, un progetto di ampio respiro per costruire un solido senso di appartenenza al territorio meridionale e, perché no, diventare un freno alla sempre più dilagante e preoccupante fuga di cervelli”. Il ciclo di conferenze ha preso avvio con Alessandro Malerba, presidente dell’Associazione e docente presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e proseguirà con gli interventi di Roberto Longo, Carlo Bernardo, Rita Bartoletta, appassionata di storia duosiciliana e Gilberto Mastroianni, tutti soci dell’Associazione Culturale Identitaria ”Osservatorio delle due Sicilie”.

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