Lamezia, arriva dal Giappone il progetto "Digital Detox": dal 21 dicembre al 5 gennaio all’Antico Mulino delle Fate

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Lamezia Terme - Nasce da uno scambio culturale con alcune associazioni culturali giapponesi, da tempo impegnate nella mission della disintossicazione digitale per le nuove generazioni, il progetto internazionale “Digital Detox”, promosso a Lamezia dall'associazione culturale Amici dell'Antico Mulino delle Fate, che porta nel cuore della Calabria la nuova frontiera della "retro-Innovazione". Il progetto sarà inaugurato domenica 21 dicembre alle ore 10:30, negli spazi verdi attorno all'Antico Mulino delle Fate, con l’apertura di una zona "offline" in cui saranno installati svariati giochi in legno, studiati e progettati dagli amici giapponesi.

“I giochi in legno” spiega il responsabile dell’associazione Fabio Aiello, “che i bambini e ragazzi giapponesi sono indirizzati a utilizzare fin dalla più giovane età, sono il frutto di anni di studio e si basano non solo sulla sfida e sulla competizione ma anche sulla cooperazione, sfruttando principi fisici basilari che aiutano a sviluppare la concentrazione, la creatività, l'autostima, e soprattutto veicolando una disintossicazione digitale. Digital Detox è infatti un termine, ormai noto, che viene utilizzato per descrivere un periodo in cui si decide di staccare la spina dai dispositivi digitali, come smartphone, tablet, computer e social media. Siamo costantemente connessi con il mondo intero, eppure ci sentiamo sempre più fragili, ansiosi e mentalmente affaticati. È il grande inganno dell’era digitale: la promessa di una socialità illimitata che si traduce, troppo spesso, in una gabbia di notifiche e scorrimento compulsivo. Ma c’è una buona notizia, emersa con forza da recenti studi scientifici: per invertire la rotta e ottenere benefici tangibili sulla nostra salute mentale non servono terapie d’urto o isolamenti monastici di mesi: basta una sola settimana.

Sette giorni di “disintossicazione social” sono sufficienti per abbattere drasticamente i sintomi di ansia, depressione e insonnia. Uno studio recente condotto da ricercatori di Heidelberg e Colonia ha indagato come una breve privazione dello smartphone influenzi il cervello. Lo studio ha coinvolto 25 giovani adulti sani, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, ai quali è stato chiesto di evitare l’uso non essenziale dello smartphone per 72 ore. Durante questo periodo, ai partecipanti era consentita solo la comunicazione necessaria, come telefonate o l’uso della navigazione, ma dovevano evitare social media, giochi e app di intrattenimento. Prima e dopo i tre giorni di “disintossicazione digitale”, i partecipanti sono stati sottoposti a scansioni cerebrali con risonanza magnetica funzionale (fMRI) mentre venivano mostrati stimoli visivi legati allo smartphone, allo scopo di osservare eventuali cambiamenti nell’attività cerebrale. I risultati hanno mostrato una variazione significativa dell’attività in specifiche aree del cervello coinvolte nel sistema della ricompensa, in particolare nella corteccia cingolata anteriore e nel nucleo accumbens. Queste regioni sono fortemente associate alla trasmissione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, sostanze chimiche implicate nella regolazione dell’umore, della motivazione e dei meccanismi di dipendenza. Sebbene i partecipanti non abbiano riportato cambiamenti significativi nell’umore o nei livelli di desiderio, il loro cervello ha reagito in modo diverso agli stimoli legati allo smartphone dopo il periodo di astinenza, indicando che anche una breve pausa può modificare il modo in cui il cervello elabora i segnali di ricompensa. Curiosamente, questi cambiamenti neurali ricordano quelli osservati durante l’astinenza da sostanze che creano dipendenza. Pur non classificando l’uso dello smartphone come una dipendenza fisica al pari delle droghe, lo studio suggerisce che l’uso frequente possa indurre abitudini compulsive e attivare meccanismi di ricompensa simili nel cervello. Questo evidenzia il potenziale valore per la salute mentale delle cosiddette “disintossicazioni digitali” periodiche, specialmente in un contesto quotidiano sempre più saturo di schermi”.

Dunque all'Antico Mulino delle Fate, immersi nel bosco incantato, sarà prevista una zona dedicata alla cura disintossicante, per un periodo compreso fra il 21 dicembre e il 05 gennaio, seguendo un apposito calendario specifico di giorni e orari di apertura, previa prenotazione telefonica, all’insegna del motto “offline è il nuovo lusso”.

Giulia De Sensi

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