Lamezia, la festa di Sant’Antonio di marzo: un omaggio al Santo che ‘salvò’ la città dal terremoto del 1638

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Lamezia Terme – Seconda domenica di marzo dedicata alla devozione e ad una antica tradizione: ‘Sant’Antonio di marzo’. In questa seconda domenica di marzo oltre ad essere stata celebrata la prima domenica di Quaresima, i fedeli tengono a ricordare ‘‘l’intercessione del Santo verso la nostra città durante il catastrofico terremoto del 27 marzo 1638’’.

Dopo la solenne discesa dal suo altare della statua di Sant’Antonio avvenuta sabato 9 marzo, per il tanto omaggiato Santo dei miracoli sono proseguite le celebrazioni inerenti la festa votiva di ‘Sant'Antonio di marzo’. Infatti, dopo la messa odierna fedeli e devoti hanno accompagnato la statua del Santo in una commossa e devozionale fiaccolata dispiegatasi lungo il piazzale antistante il santuario. Alla funzione è seguita la benedizione della città con tanti fedeli plaudenti e inneggianti la sacra reliquia.

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Il parroco, il pronvinciale padre Pietro che ha officiato la messa durante l'omelia ha diffuso l'importante significato devozionale che il Santo di Padova ha per la comunitá: "Questa ricorrenza religiosa che si celebra ogni anno la seconda domenica di marzo, quest'anno conciliante con la prima domenica di Quaresima, vuole essere un ringraziamento a Sant'Antonio da parte di tutta la comunitá che, nel disastroso evento calamitoso del Seicento, mediante la sua intercessione, salvó la vita alla popolazione nicastrese che si era rifugiata nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli (il Santuario di Sant'Antonio)". Botti, canti religiosi e una breve processione hanno concluso l'evento.

Francesco Ielà

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