Soveria Mannelli - Il Festival delle Erranze e della Filoxenia si appresta a inaugurare la sua ottava edizione, un'iniziativa che si è affermata come un faro culturale e turistico per l'intero comprensorio del Reventino. Tra le tappe di quest'anno, l'appuntamento intitolato "Radici di Benessere" a Soveria Mannelli promette di essere "un'esperienza profondamente radicata nel legame indissolubile tra l'essere umano e la natura, nonché nei valori di accoglienza e ospitalità che da sempre contraddistinguono questa terra". L'intero festival, fin dal 2018, si impegna a far emergere le ricchezze e le tradizioni locali, promuovendo un turismo sostenibile ed esperienziale che trascende la semplice visita, incoraggiando i partecipanti a "comprendere, conoscere, capire, entrare in sintonia con lo spirito dei luoghi".
L'iniziativa "Radici di Benessere", curata dall'associazione New Day, prenderà il via con un evento speciale e profondamente significativo a Decollatura. La dottoressa Carmela Mussari, figura chiave nell'organizzazione, ha espresso un sorprendente entusiasmo riguardo alla facilità con cui è stato possibile coinvolgere una vasta rete di individui "sensibili a problematiche di diverso tipo e soprattutto l'ambiente e la salute". Le sue parole evidenziano una sinergia spontanea e un supporto diffuso, testimoniando come l'ideazione di questa giornata sia stata un processo fluido e rapido, alimentato dalla convinzione che "se hai entusiasmo, se hai passione, se credi ci sono le condizioni" per realizzare grandi cose, anche in presenza di limiti. Questo fervore ha permesso di dare forma a un'esperienza che culminerà nel weekend, ma che affonda le sue radici in una profonda convinzione nell'interconnessione tra uomo e ambiente.
L'appuntamento è fissato per sabato 26 luglio 2025 alle ore 18:00 presso La Baracca di Decollatura. La serata, intitolata suggestivamente "Come la montagna cura e ha curato", non sarà un semplice convegno, ma un vero e proprio viaggio esplorativo nei molteplici effetti benefici che la natura, in particolare l'ambiente montano, può esercitare sulla salute umana. Si preannuncia un'occasione unica per un incontro illuminante con esperti e medici, figure professionali di "alto valore scientifico" che hanno aderito all'invito "senza pensarci due volte e anche con entusiasmo", come sottolineato dalla dottoressa Mussari.
Ciò che rende questo evento particolarmente rilevante è il suo "approccio innovativo di cura e benessere". Non si tratta, spiegano "di un'esplorazione teorica, ma di una valorizzazione concreta e approfondita dell'influenza positiva dei boschi e dei loro "effetti biologici sugli individui". Questo segmento del festival è stato concepito con l'obiettivo primario di incentivare un riavvicinamento dell'uomo all'elemento Natura, mettendo in luce i suoi inestimabili benefici sulla nostra psiche e sul nostro corpo. Il tema della salute mentale e del benessere nella natura è infatti "centrale per questa tappa", un punto focale che riconosce esplicitamente il potere terapeutico degli ambienti naturali. I territori del Reventino, con la loro bellezza incontaminata e la loro ricchezza ecosistemica, sono considerati "naturalmente predisposti ad accogliere e favorire questo benessere", offrendo un contesto ideale per tali pratiche. Questo approccio si allinea perfettamente alla visione del festival di promuovere una comprensione più profonda e una sintonia con lo "spirito dei luoghi". A impreziosire ulteriormente la serata del 26 luglio sarà la presenza di un gruppo di giovani artisti. La dottoressa Mussari ha anticipato con orgoglio il loro impegno, rivelando che questi artisti stanno "lavorando da 20 giorni su questi pezzi" e si mostrano "estremamente impegnati, motivati, estremamente seri in questa operazione". Questa componente artistica aggiunge un livello di espressione e interpretazione, permettendo al messaggio di benessere e connessione con la natura di risuonare attraverso diverse forme di linguaggio. La serata sarà quindi arricchita da uno spettacolo musicale, che culminerà in un'apericena conviviale. Per quest'ultima, per ragioni organizzative e per garantire un'esperienza ottimale, è gradita la prenotazione, con un costo di 15 euro. Questo momento finale di condivisione e convivialità rafforza il senso di comunità e di "fare rete" che il festival si propone di incoraggiare tra associazioni ed enti locali".
Dopo l'intensa e approfondita giornata dedicata alla natura curativa, il festival si sposterà a Soveria Mannelli per la sua seconda giornata, domenica 27 luglio 2025. Questa data sarà dedicata a un'esperienza che intreccia in modo significativo il cammino lento e lo scambio culturale. La giornata inizierà alle 9 con un'escursione che partirà dalla Stazione di Soveria Mannelli per raggiungere la suggestiva Pineta dell'Ostello. Questo "cammino lento e responsabile" è un'espressione tangibile dello spirito autentico del festival, che promuove l'erranza come un modo profondo per "entrare in contatto con i luoghi, con lo spirito profondo dei luoghi". Una volta giunti alla pineta, i partecipanti avranno l'opportunità unica di ascoltare la Professoressa Carla Colombo Marasco, che narrerà la storia e il significato delle icone votive disseminate sul territorio. Questo momento offrirà uno spaccato importante della ricca storia e cultura locale, collegando il paesaggio naturale alle tradizioni e alla spiritualità della comunità. Seguirà un significativo incontro di scambio culturale con i medici Cubani. Questa sessione in particolare rappresenta un esempio concreto della "filoxenia" del territorio – un valore antico e profondamente radicato nella cultura calabrese, che si traduce nell'amore e nell'ospitalità verso lo straniero. I medici cubani condivideranno le loro esperienze di accoglienza e come si sono sentiti accolti in questi luoghi, rafforzando così il senso di comunità e di appartenenza e sottolineando la vocazione del Reventino all'ospitalità internazionale. La giornata si concluderà alle 12:30 con un pranzo conviviale condiviso nella pineta, un momento di aggregazione che sigillerà l'esperienza di connessione e scambio.
L'intera iniziativa "Radici di Benessere" è un "invito a immergersi nel cuore pulsante del Reventino, scoprendo non solo la sua bellezza naturalistica, culturale e paesaggistica, ma anche la sua profonda capacità di accogliere e curare. È un appello a "fare rete" e a rafforzare l'identità e l'orgoglio delle comunità locali attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio. Non perdete l'occasione di partecipare a questa immersione nel benessere e nell'ospitalità del Reventino. Per maggiori informazioni e per le prenotazioni, si raccomanda di seguire le pagine social delle associazioni coinvolte. Pensate a questo festival come a un'antica melodia suonata dal cuore della montagna: ogni nota rappresenta un'attività, un incontro, una scoperta. La sua armonia complessiva non solo affascina l'udito, ma risuona nell'anima, portando pace e ispirazione, un po' come i boschi che, con il loro silenzio e la loro forza, curano senza bisogno di parole".
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