Regionali, le proposte di Tridico: "4 poli tecnologici per riportare giovani in Calabria"

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Catanzaro - "Ho condotto una campagna elettorale con il cuore, non con la pancia. Non ho nessuna pulsione se non la democrazia. E l'obiettivo è di far tornare i giovani in Calabria. Avremo l'obiettivo di avviare una grande politica industriale con la costruzione di quattro poli tecnologici e formativi in quattro angoli della Calabria, a nord, a sud, a est, e a ovest. Questo sarà soprattutto una grande opportunità per far tornare quei giovani e farli restare". E' stato questo l'appello agli elettori lanciato da Pasquale Tridico, candidato presidente del campo progressista alla Regione Calabria al termine del "Il Confronto di SkyTg24" con il suo avversario, il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia, candidato del centrodestra. "Giovani - ha aggiunto - che devono avere i salari adeguati, un salario minimo legale anche dal punto di vista regionale. A loro diremo che possono cambiare la Calabria, questa politica che da trent'anni ci attanaglia con gestioni opache, senza farci vedere una primavera, quella primavera che abbiamo visto in Puglia con Nichi Vendola, con una generazione di politici che trent'anni fa ha richiamato i giovani a tornare a votare, a partecipare alla vita pubblica, a prendersi cura della nostra politica".

"Immigrazione una risorsa per la Calabria

"L'immigrazione è una risorsa e i cittadini calabresi l'hanno dimostrato ben prima di Cutro, che rappresenta una pagina nera per la storia della Repubblica italiana. Invece, anche dopo Cutro, noi abbiamo avuto esempi di grande integrazione, seguendo quello che oggi è noto come il modello di Mimmo Lucano, il modello Riace, modello di integrazione che fa crescere quelle comunità che sono in spopolamento". Ha detto ancora l'europarlamentare del M5S Pasquale Tridico. "Sono esempi virtuosi - ha aggiunto - e su questo noi faremo una legge speciale. A Steccato di Cutro, invece, abbiamo visto la passerella anche della Meloni con un Consiglio dei ministri che è veramente da dimenticare. Non hanno portato nemmeno un fiore su quella spiaggia, 94 persone morte, 37 bambini e subito dopo abbiamo avuto anche a Roccella Ionica un'altro grave disastro. Questo rappresenta una pagine triste di cui i governanti attuali si sono macchiati".

"Se eletto Calabria riconoscerà lo Stato di Palestina"

"Il genocidio che Israele sta portando avanti a Gaza è inaccettabile e tutte le forze europee e italiane dovrebbero avere il coraggio di dirlo. Il governo italiano sta mostrando in questa fase tutta la sua inettitudine, tutto il suo mancato coraggio e l'essere prono a Israele che ha sostenuto indirettamente. È veramente vergognoso". Lo ha detto l'europarlamentare del M5S Pasquale Tridico, candidato presidente del campo progressista alla Regione Calabria durante "Il Confronto di SkyTg24" con il suo avversario, il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia, candidato del centrodestra, accusato di avere detto "parole disgustose davanti a questa tragedia". Tridico ha sottolineato di avere fatto all'Università della Calabria "davanti ad una grande platea di studenti una manifestazione in solidarietà proprio con la flottiglia".

"A questo punto - ha detto - esprimo la mia grande solidarietà e preoccupazione per gli amici, ragazzi, giornalisti, ma anche deputati, anche del Movimento 5 Stelle, deputati di altri partiti del campo progressista per questa grande azione di coraggio". "È gravissimo - ha detto ancora - quello che sta succedendo in queste ore con gli attivisti della pace che portano aiuti, cibo e sono attaccati da Israele in un modo vergognoso. Abbiamo detto ieri che riconosceremo lo Stato di Palestina, come è successo anche in altre regioni d'Italia nel momento in cui saremo eletti presidenti alla guida della regione Calabria, perché è un atto di dovere morale, un segnale politico, soprattutto in questa situazione così grave, così grave dal punto di vista umanitario".

"Con fine commissariamento sanità risorse per assunzioni"

"Sappiamo dall'annuncio che ha fatto la Meloni che il commissariamento della sanità finirà e quindi finirà in ogni caso, sia che vinco io sia sia che vinca Occhiuto per cui il vincolo non ci sarà più. Oppure Occhiuto si aspetta che la Meloni non faccia terminare il commissariato se vinco io. Quindi io ragiono sul fatto che dobbiamo avere le risorse e, politicamente, l'agibilità per farlo". Così l'europarlamentare alla "domanda incrociata" del suo avversario il governatore uscente Roberto Occhiuto, di Forza Italia, candidato del centrodestra, che gli ha chiesto dove pensa di trovare i soldi per fare le 7000 assunzioni in sanità che ha annunciato. "L'intenzione - ha aggiunto Tridico - è di mettere una guardia medica in ogni paese. Oggi abbiamo paesi e città senza guardia mediche e questo è gravissimo, perché in queste aree interne le persone si ammalano e non arriva nemmeno l'ambulanza perché non c'è una strada che collega efficientemente le aree interne con gli ospedali".

"Se rinviato a giudizio mi dimetterei subito"

"Se fossi rinviato a giudizio sicuramente mi dimetterei. Penso che questo sia un atto di rispetto nei confronti dei calabresi. Parlo appunto di rinvio a giudizio, perché la serenità di un politico potrebbe essere fortemente turbata, nonostante sia solo la condanna a certificare la colpevolezza di qualsiasi individuo".  Tridico, prima di rispondere, con una nota polemica, ha detto di non avere capito se Occhiuto, alla stessa domanda avesse risposto in modo affermativo. "E' una questione di serenità - ha aggiunto Tridico - Noi contestiamo a Occhiuto non il fatto che si doveva dimettere per aver ricevuto l'avviso di garanzia, ma che si sia dimesso per ricandidarsi. In questo modo lui dà uno schiaffo alla magistratura e dice, sostanzialmente, per motivi personali voglio essere più forte, voglio continuare a governare 5 anni e con un giudizio popolare positivo posso essere immune dalle indagini della magistratura. Questo è gravissimo. Questo è il punto che io gli contesto". Parlando poi di crimininalità organizzata Tridico ha sottolineato di voler fare intese "con le procure, così come ho fatto quando sono stato in Inps, gestendo 400 miliardi"

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