Excalibur promosso in seconda ripartirà sempre dalla Terza Categoria: divertimento e integrazione le stelle polari

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Lamezia Terme – Sono rarissime le realtà calcistiche per le quali il risultato  finale conta molto meno rispetto alla mera partecipazione al campionato, nello specifico a quello di Terza Categoria.  E’ il caso, a livello locale, dell’Excalibur. Fondato nel 1997, prende il nome da un vecchio club ricreativo del quartiere Fronti. Non a caso fino alla scorsa stagione ha recato la denominazione di Excalibur Fronti. Essendo venuto progressivamente meno il legame con la frazione collinare di Lamezia, vuoi per la composizione sempre più multietnica del parco calciatori vuoi per via dell’abbandono del locale campo sportivo, tant’è che da ormai quasi un decennio il club disputa le proprie gare interne al “Pino Catania” di Pianopoli, dalla scorsa estate  il nome è mutato in Excalibur 1997.  La vera anima di questo club è da sempre Giovanni Donato, presidente, allenatore e, fino alla passata stagione, spesso anche calciatore. L’annata appena conclusasi è stata di quelle da ricordare visto che il sodalizio lametino dopo aver chiuso al terzo posto, dietro Atletico Feroleto e Pianopoli, il girone D di Terza, ha battuto nell’unica finale play-off il Cortale (quarto) divenendo, così, la terza ed ultima squadra ad essere promossa in Seconda Categoria. E’ il secondo salto di categoria nella storia dell’Excalibur, dopo quello, sempre dall’ultimo al penultimo campionato regionale, della stagione 1999-2000. Stavolta, però, nonostante il diritto acquisito in autunno la squadra continuerà a disputare la Terza Categoria. Il motivo lo spiega il massimo dirigente Giovanni Donato. “Il nostro principio cardine è giocare per divertirsi puntando, al contempo, all’integrazione di diversi ragazzi africani. In questi anni dalla nostra società ne sanno passati diverse decine. Nell’ultima stagione inizialmente ne avevamo quindici in rosa, poi ridottisi a dodici poiché alcuni sono stati trasferiti presso altri centri di accoglienza più lontani. Non c’interessa, perciò, andare a disputare la Seconda Categoria dove ogni partita è una battaglia dato che, al contrario di quanto succede in Terza, li vi sono anche le retrocessioni. Senza contare che  andrebbero pure ad aumentare i costi viste le trasferte più lontane che si andrebbero ad effettuare”.

Le vere soddisfazioni sono altre per il factotum del team lametino. “Il sentirsi tutti parte integrante di questa società. Dopo la promozione conquistata sul campo, ch’è stata un di più di questa stagione, ho voluto premiare tutti i calciatori con una targa ricordo.  Ed aver visto illuminarsi gli occhi dei miei ragazzi africani quando ho consegnato ad ognuno di loro la targa, è stata la cosa più gratificante. Per loro è stato come vincere un grande trofeo”.

Da quasi un trentennio l’Excalibur non salta una partecipazione al torneo di Terza (ccon l’eccezione di quello di serie superiore disputato nel 2000-01) Categoria. Anche nei momenti più difficili a livello finanziario, l’iscrizione è stata garantita. “Questa resta per me la vittoria più grande. Non essendo un imprenditore, ma un semplice lavoratore, per portare avanti questa realtà è fondamentale il contributo degli sponsor. Ci sono stati dei periodi davvero critici, anche a livello lavorativo personale, ma ho sempre resistito alla tentazione di mollare. Per questo dico che la vera vittoria per me è ogni anno quella di essere riuscito ad iscrivere la squadra”.

Nel suo piccolo, Donato grazie al contributo degli amici sponsor riesce ogni anno a non far mancare nulla ai suoi calciatori. “Ai ragazzi di colore spesso compro anche le scarpette per giocare. I sacrifici sono tanti, vedi l’andare a prendere, ogni volta che giochiamo o ci alleniamo, i ragazzi presso i vari centri dell’hinterland e quindi riaccompagnarli al termine, ma alla fine arrivano sempre le gratificazioni”.

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In campionato l’Excalibur ha collezionato dieci vittorie, due pari e sei sconfitte. Punto di forza è stato l’attacco, il secondo più prolifico del girone, con quarantanove gol fatti. Trentotto quelli al passivo. Un torneo che per grandi linee ha ricalcato quello 2023-24, ma con una differenza quest’anno rivelatasi alla fine decisiva. “L’anno scorso avevamo chiuso il girone di andata primi e con tre lunghezze di vantaggio sulla seconda ma allora dissi ai ragazzi che il ritorno sarebbe stato molto più difficile per la mancanza di una vera panchina dato che la rosa era di appena dodici-tredici elementi. Infatti chiudemmo quinti. Stavolta tutti sono stati più presenti, ho potuto contare stabilmente su una ventina di ragazzi e infatti siamo riusciti a tenere botta fino alla fine. Ci tengo inoltre a sottolineare che io dò spazio a tutti, anche a costo di pagare ciò in termini di risultati. Sono tutti titolari e non esistono riserve, insomma”.

ASD EXCALIBUR 1997

PORTIERI: Daffem Molipha

DIFENSORI: Sadso Diarra, Filindo Santoro, Francesco De Sarro, Noukoumane Dene, Sanoussi Kaba, Antonio Talarico

CENTROCAMPISTI: Adam Becham, Giovanni Bonsignore, Soumaila Coulibaly, Ivan Donato, Sarso Fatty, Marco Gagliardi, Abdul Phatab Guienne, Yahya Ibnoerria, Momodou Jallow

ATTACCANTI: Antonio Bonsignore, Christian Donato, Youssouf Kallo, Mohamed Kotadin Sano

PRESIDENTE ED ALLENATORE: Giovanni Donato

DIRIGENTI-GIOCATORI: Francesco De Sarro, Marco Gagliardi,  Ivan Donato, Christian Donato

DIRIGENTI: Francesco Muraca, Luciano Di Cello, Domenico Gigliotti

Tra i punti di forza dell’organico che ha centrato la promozione, i fratelli Ivan e Christian Donato, figli di Giovanni, nonché il promettente Mohamed Kotadin Sano, capocannoniere della squadra con diciannove, quanto i suoi anni, centri personali. “Ha un gran fisico ed ampi margini di crescita, – osserva il deus ex machina dell’Excalibur - non a caso me lo stanno richiedendo tante squadre del territorio. Ovviamente cercherò di trovargli una sistemazione adeguata per dargli la possibilità di misurarsi in categorie un po’ più importanti”.

Ferdinando Gaetano

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