Lamezia, atto di accusa di Lo Moro: "Comune in panne per colpa di un'Amministrazione approssimativa e ritardataria"

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Lamezia Terme - Finita la "luna di miele" per il Comune di Lamezia, o meglio per l'Amministrazione civica guidata dal sindaco Mario Murone, non ci sono più alibi. Anche se, in verità, fin dall'inizio le cose sono andate molto ma molto a rilento, se non addirittura con il freno a mano alzato. Un'andatura che per Doris Lo Moro, consigliera e leader del centrosinistra all'opposizione, in realtà continua. A spiegarne i motivi, la stessa ex candidata a sindaco nel corso dell'iniziativa, molto partecipata, dal titolo “Comune in panne tra scadenze e ritardi”. Incontro pubblico attraverso il quale la Lo Moro ha fatto emergere i punti critici dell'attuale governo cittadino di Lamezia Terme a partire dai ritardi dell'approvazione del bilancio consolidato scaduta già il 30 settembre, e ancora senza nessuna convocazione del Consiglio comunale.

"Un documento contabile - ha evidenziato la Lo Moro - che mette a confronto il bilancio dell'Ente con quello delle sue Partecipate. Ebbene, questo bilancio è arrivato da tempo in commissione, doveva essere varato entro il 30 settembre, ma ad oggi 24 ottobre e non è stato approvato". Certo, ha fatto notare l'esponente del Pd, "la mancata approvazione del Consolidato non provoca gli effetti nefasti dalla mancata approvazione del Bilancio o della mancata approvazione del Consuntivo, e quindi lo scioglimento, però è sintomo di un'Amministrazione approssimativa e ritardataria. Cioè che non rispetta le regole, e poi ci sono anche delle conseguenze, perché per esempio non si può assumere a nessun titolo, né a contratto né a tempo indeterminato, né si può stabilizzare alcuno, quindi aivoglia dire facciamo questo facciamo quell'altro. Si potrà fare tutto questo soltanto quando saranno trasmessi i dati del Consolidato alla banca dati delle Pubbliche amministrazioni. Quindi - ha specificato ancora la Lo Moro - un ritardo veramente inconsueto: 35 giorni. È vero che il Consolidato è un documento contabile recente, che è entrato in vigore dal 2016, però non ricordo ritardi di questo genere quando ci sono scadenza di legge". Detto ciò, la Lo Moro ha poi fatto riferimento agli altri ritardi dei precedenti mesi.

"Pensate - ha detto - che quando hanno portato in Consiglio l'assestamento di bilancio era prevista anche nello stesso ordine del giorno una delibera di ratifica di una delibera di Giunta approvata con i poteri del Consiglio in via d'urgenza, datata 4 giugno. Eravamo all'8 luglio e non era stata approvata. Quindi, non era ratificabile. Eppure l'Amministrazione ha trovato il cavillo e ha utilizzato un articolo della stessa normativa in materia che consente all'Ente di assumere i provvedimenti necessari, e questo non è accettabile perché non puoi portare una ratifica fuori termine. Se si va ancora a ritroso - ha aggiunto - andiamo per esempio al primo Consiglio comunale in cui era previsto che il sindaco nominasse la Giunta, e poi comunicare al Consiglio i nomi degli assessori, cosa che non è stata fatta. Abbiamo visto assessori non ancora nominati e ricevuti regolarmente dal prefetto, senza un decreto di nomina. C'è un problema generale istituzionale di tenuta democratica, non nel senso di allarme, ma in generale. Noi - ha chiosato la Lo moro - vorremmo che si tornasse al rispetto delle regole, perché le regole non sono una sciocchezza. Le regole sono il pane, sono il sale della democrazia. Questa è l'azione di denuncia di questa iniziativa". Infine, una sorta di appello interno al centrosinistra e al superamento delle divisioni.

"Noi sappiamo che c'è un dibattito al nostro interno che si svolge sui giornali, io però non partecipo a queste cose. Nel centrodestra si distruggono a vicenda e passa tutto sotto traccia, nel centrosinistra alla prima mossa, c'è sempre una contromossa".Insomma, tradotto, un richiamo forte all'unità e alla fine delle polemiche sbandierate in piazza che distruggono ogni tentativo di ricucire i rapporti interni, soprattutto ovviamente nel Pd. Ma lavorare facendo una seria e costruttiva opposizione per riconquistare la fiducia dei cittadini e degli elettori.

A.C.

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