Lamezia, sindaco chiarisce ordinanza dopo il crollo e le polemiche: “Provvedimento necessario per sicurezza, non contro cittadini”

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Lamezia Terme - Il Sindaco Mario Murone interviene a seguito delle polemiche scaturite dall’Ordinanza n° 33, “contingibile e urgente a tutela della pubblica incolumità per la messa in sicurezza degli immobili, ai sensi dell'art. 54, comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i.”, emessa a seguito del parziale crollo della palazzina a Sambiase lo scorso 2 settembre, e rassicura sul sostegno fornito alle famiglie colpite.

Murone spiega le ragioni dell’ordinanza: “Bisogna fare chiarezza sulla vicenda relativa al crollo dell'immobile a Sambiase. L'adozione dell'ordinanza contingibile e urgente da parte del Sindaco è un provvedimento assolutamente necessario e doveroso da parte dell'Amministrazione, che non può essere assolutamente interpretato come posto in essere ai danni dei privati. Si tratta della presa d'atto dello stato di pericolo in cui versa l'immobile e quindi della necessità di intervenire con gli strumenti legislativi che l'ordinamento predispone. Per quanto concerne i rapporti con i cittadini interessati dal crollo, gli stessi sono stati ripetutamente informati dei provvedimenti che venivano adottati prima che gli stessi venissero emessi. Non solo, ma proprio al fine di evitare fraintendimenti, sono stati contattati anche i loro legali affinché si facessero portatori di notizie, spiegazioni e chiarimenti sulla natura dell'atto che veniva adottato e sulle ragioni della sua adozione. Per quanto concerne l'imputabilità dell'azione di ripristino dei luoghi o di messa in sicurezza degli immobili ai privati, anche questo è un atto dovuto perché derivante direttamente dalla legge. Non è possibile che l'Amministrazione si sostituisca ai privati se non dopo che gli stessi non abbiano adempiuto all'obbligo di porre in essere l'attività doverosa e ordinata con il provvedimento contingibile urgente. Di tale situazione è stato prontamente informato sia il Prefetto che il Ministero dell'Interno e si è di comune accordo, tant'è che vi è nulla osta all'adozione del provvedimento contingibile e urgente, stabilito che questa era l'unica strada da percorrere”.

Per quanto concerne poi la tutela dei cittadini, chiarisce: “sotto il profilo dei loro bisogni materiali, è innegabile che gli stessi sono stati subito alloggiati presso strutture private a spese del comune, garantendo loro non solo l'alloggio ma anche il vitto, quando ciò è stato possibile.

Allo stesso modo, per quanto riguarda la tutela dei luoghi interessati dal crollo, di tale attività si è fatto carico il Prefetto, predisponendo una sorveglianza dinamica e continua, affinché non solo non si recassero sugli stessi persone, atteso il pericolo di crolli, ma soprattutto perché non si verificassero episodi di furti o quant'altro.

Non bisogna dimenticare che l'area è sottoposta a sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria e che quindi fino a quando non sarà dissequestrata e non interverrà il provvedimento del giudice, sulla stessa non si potrà operare in alcun modo. Quindi anche l'efficacia dell'ordinanza emessa è sospesa alla previa adozione del provvedimento del giudice.”

L’Amministrazione, infine, “ritiene che il volantinaggio e le altre azioni di protesta mirate contro la persona del Sindaco possano oggi essere considerate come un modo per sfogare la frustrazione e la paura causate da un evento così grave, che ha colpito la sicurezza e la vita quotidiana di numerose famiglie. Tuttavia, offerta ogni delucidazione e manifestata disponibilità e vicinanza ai cittadini, è chiaro che ulteriori azioni dovranno essere necessariamente essere valutate secondo legge, siccome suscettibili di alimentare un clima di tensione che può essere pericoloso per chi si occupa dell’amministrazione della Città”.

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