Stagione turistica lungo la costa lametina in chiaroscuro: "Il picco solo a Ferragosto"

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Lamezia Terme - Premia i grossi stabilimenti lasciando indietro intere aree del territorio la stagione balneare 2025, nel bilancio e nei riscontri degli operatori turistici, degli imprenditori del settore immobiliare, dei gestori di lidi, strutture ricettive e punti ristoro e della Riviera dei Tramonti. La zona che in particolare registra più criticità è quella di Falerna Marina, “la più svantaggiata, mal gestita e mal governata del litorale”, secondo le parole del responsabile di uno dei locali storici del suo Lungomare. Nei piccoli lidi e nei punti di ristorazione falernesi le testimonianze dei gestori sono più o meno concordi: poca gente a luglio, quasi tutta del posto, così come ai primi di agosto. “Si è lavorato davvero solo a partire da San Lorenzo, con un picco a Ferragosto, e poi a scalare: il pienone è durato in tutto una quindicina di giorni” spiegano, “e sicuramente rispetto all’anno scorso si è registrato un calo ulteriore delle presenze”. Molti al solito danno la colpa alle condizioni del mare, che secondo alcune testimonianze stanno cominciando a minare anche le certezze del settore immobiliare, fondato in riviera sull’affitto di seconde case per i mesi estivi. Nel settore, abbastanza sviluppato anche a Falerna, si è registrato un calo negli ultimi due anni, e sono gli stessi affittuari – quelli che ancora resistono – a manifestare le ragioni del disagio.

“Sono di origini venete, vivo in Germania, e prendo casa in affitto qui da sei anni perché amo il sud” spiega una giovane signora, “Ultimamente mi è capitato di non poter fare il bagno a causa della melma arancione degli scarichi abusivi, e una signora in spiaggia mi ha confidato che non avrebbe più preso casa in affitto da queste parti perché era il secondo anno che spendeva dei soldi per poi ritrovarsi nelle condizioni di non poter nemmeno far fare il bagno ai figli”. Discorsi sentiti ripetutamente, in località Torre Lupo, una delle spiagge più suggestive della zona, dove in molti si lamentano anche dei danni al turismo provocati dall’assenza di un marciapiede che colleghi la zona residenziale al Lungomare di Falerna, e dunque ai servizi e agli esercizi commerciali. La situazione non cambia molto sul Lungomare di Gizzeria, dove il gestore di uno dei bar storici del luogo parla di una situazione annosa di “calma piatta dove da 20 anni non cambia nulla: mancano servizi e strutture ricettive adeguate, qui viene per lo più gente del posto, una volta dall’estero i migranti di ritorno, oggi molto di meno. Chi viene, in genere, sceglie questa meta perché vuole una vacanza low cost e non è disposto a spendere granché. Noi ormai riusciamo a stento a vivere, a coprire le spese, a pagare le tasse, e c’è carenza di personale, perché chi lavora nella ristorazione spesso sceglie di partire e di lavorare in zone turistiche dove viene pagato meglio. Noi non riusciamo a garantire stipendi adeguati, e se alziamo i prezzi della merce la gente non la compra. Da anni non c’è un piano spiagge, non c’è manutenzione e pulizia. L’Albania, dalla quale la gente emigrava qui per fame, sul piano del turismo ci ha ampiamente superato: quest’anno dall’Italia era una delle mete più quotate”. Ma ci sono strutture, sempre a Gizzeria, dove le cose vanno diversamente: nicchie di sviluppo in espansione, grossi complessi che puntano sul turismo sportivo dei Mondiali di Kite surf e sulle attrattive naturalistiche della zona.

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“Siamo molto soddisfatti dell’andamento della stagione”, dice un gestore, “a giugno c’è stato un problema iniziale di mare sporco a causa di scarichi abusivi, ma a luglio e ad agosto, dopo l’interessamento del presidente Occhiuto, la situazione è rientrata e le condizioni sono state migliori dello scorso anno. Abbiamo avuto infatti un incremento di presenze del 15%. Nella nostra struttura ricettiva l’80% di queste presenze è costituita da turisti stranieri, anche grazie ai Mondiali di Kite, mentre al lido, dove abbiamo un afflusso di circa 200.000 persone a stagione, la situazione è più variegata. Sappiamo di essere in controtendenza”. Il segreto? “Puntiamo molto sulla comunicazione, sulle strategie di marketing, sul web e sui social. Abbiamo la fortuna di avere l’aeroporto a soli 5 chilometri da Gizzeria, dunque in base ai voli diretti dalle varie sedi europee e internazionali, focalizziamo in maniera mirata le nostre operazioni di comunicazione e sensibilizzazione della clientela”. Saper stare al passo con i tempi a volte premia.

Giulia De Sensi

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