Curinga - Si è svolto il Primo memorial dedicato ad Anna Pileggi e a Maria Sonetto, le due giovanissime vittime dell’incidente stradale verificatosi nel dicembre dello scorso anno a San Pietro a Maida. La manifestazione è stata introdotta dal Presidente dell’ASD Curinga Roberto Pascale, a seguire gli interventi del Sindaco di Curinga Elia Pallaria, del sindaco di San Pietro a Maida, Domenico Giampà, del Parroco della Parrocchia di S. Andrea Apostolo – Don Angelo Cerra e di una rappresentante del Progetto S.A.I. per il Comune di Curinga – Teresa Cefaly.
Prima dell’avvio delle attività sportive, è stata annunciata anche l'intitolazione del campetto di calcio a 5 del parco Maggiore Perugini di Curinga alla memoria di Anna Pileggi e di tutte le vittime della strada.
Elia Pallaria, Sindaco di Curinga, nel suo intervento in ricordo delle due ragazze ha dichiarato: “A distanza di ormai sei mesi, ci ritroviamo qui a riflettere su quel tragico evento, sull’enorme vuoto che ha creato nelle famiglie e nelle comunità di Curinga e S. Pietro. A interrogarci, senza trovare risposte. Quel che possiamo fare, intanto, è coltivare il ricordo di Anna e Maria. Perché, coltivandone il ricordo con questa partecipazione corale e affettuosa, in un certo modo le facciamo rivivere qui tra noi. Perché noi, esseri umani, con tutti i difetti che ci contraddistinguono, abbiamo comunque una grande dote: quella di stabilire una corrispondenza, un dialogo intimo con le persone che ci hanno lasciato. Ragazze e ragazzi, amiche e amici di Anna e Maria, è questo quello che farete: in tutti quei momenti in cui il vostro pensiero si rivolgerà a loro. Nella ricorrenza di un compleanno. Il giorno dell’esame di maturità. Quando vi riunirete in una notte di San Lorenzo o a guardare un tramonto estivo. In una splendida giornata di primavera. In tutti questi momenti, Anna e Maria saranno con voi. Ragazze e ragazzi, alla vostra età i legami tra di voi sono forti, sono quelli che creano e strutturano le amicizie di una vita. E perdere un’amica o un amico, è come perdere una parte di voi stessi. Allora chiudo con un invito: Ragazzi, abbiate molta cura di voi”.
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