
Catanzaro – Sono in tutto 196 i siti in Italia che potrebbero ospitare una centrale nucleare e ben 3 in Calabria. A disegnare la mappa del futuro energetico è lo studio “European Site Mapping”, realizzato dalla Technical University of Munich, che individua 900 località che in Europa, in base a una serie di parametri di ricerca, sono risultate idonee per diventare la base di una centrale.
In Calabria, le zone potenziali sono 3 e tra i territori rientra anche la provincia di Catanzaro. Si tratta di uno studio realizzato da un’università sulla base di una committenza privata e non, dunque, di un’iniziativa pubblica. L’orizzonte temporale non è a breve termine. Gli esperti parlano di almeno un decennio prima di vedere prototipi commerciali, con aziende come Eni (partner della statunitense CFS) che puntano a tempi anche più brevi. Altri siti prescelti in Italia si trovano nella pianura Padana, nell’area di Napoli, un’ampia fascia nei pressi di Bologna e verso la costa adriatica in zona Ravenna, nel Centro sono interessati la Toscana e il Basso Lazio.
L'Italia non ospita centrali operative, ma il governo sta lavorando al ritorno del nucleare di nuova generazione, concentrandosi su Small Modular Reactors (SMR) e reattori di IV generazione, con progetti di ricerca e sviluppo in corso (come quelli di ENEA e Newcleo), ma senza costruzione immediata di grandi impianti.

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