Castrovillari (Cosenza) - La Cgil della Calabria terrà la manifestazione del primo maggio a Laino Castello per richiamare l'attenzione del Governo sull'isolamento della Calabria dopo il crollo del viadotto dell'Autostrada Salerno - Reggio Calabria. Stamane a Castrovillari il segretario regionale della Cgil, Michele Gravano, ha presentato l'iniziativa sul tema "Per il Lavoro, la mobilità, la Sicurezza". "Il primo maggio - ha detto Gravano - sarà una giornata di festa e di lotta. Abbiamo deciso di svolgerla a Laino Castello perché intendiamo richiamare l'attenzione del Governo nazionale e del Governo regionale sull'isolamento a cui è costretta la Calabria dal 2 marzo scorso a causa della chiusura dell'autostrada A3 proprio all'altezza di Laino, che è diventato luogo simbolo di crocevia e isolamento, ma anche simbolo di speranza per via dei cantieri che dovrebbero, una volta ultimati, riavvicinare la Calabria al resto del Paese. L'Anas ha la responsabilità di aver individuato dei percorsi alternativi inadeguati". Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre a Gravano, i sindaci dei Comuni di Laino Castello, Giovanni Cosenza, e di Mormanno, Guglielmo Armentano, il Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, Angelo Sposato, Segretario Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, e Giuseppe Nucera, in rappresentante della Federturismo. "L'iniziativa del primo maggio, sarà una manifestazione - ha detto Sposato - che si svolgerà con tono sobrio, a ricordo delle vittime sul lavoro, ma vorrà essere anche una giornata per rivendicare il diritto alla mobilità e alla viabilità negata". Il presidente del Parco, Mimmo Pappaterra, ha espresso sentimenti di gratitudine alla Cgil "per aver scelto Laino dove rilanceremo l'allarme sulla necessità della sicurezza sui cantieri e dove rivendicheremo una maggiore attenzione sul piano occupazionale". Per quanto riguarda la questione "viadotto", Mimmo Papaterra, nel denunciare il completo abbandono in cui sono stati lasciati i sindaci del territorio, ha evidenziato la necessità che il viadotto sia riaperto al più preso e, soprattutto, l'individuazione di una viabilità alternativa più consona alla mole di traffico.
Federturismo, Regione chieda danni Anas
"Come Federturismo pensiamo che ci siano gli elementi perché la Regione Calabria chieda i danni economici all’Anas". "Nel campo del turismo - aggiunge - i danni provocati dal crollo del viadotto Italia sono ingenti ed evidenti a tutti. Dal 2 marzo scorso abbiamo subito un crollo vertiginoso delle prenotazioni. Abbiamo fatto una Pasqua con pochissimi turisti e sicuramente l'estate sarà peggio. La Calabria, negli ultimi anni per responsabilità dell'Anas, ha subito un notevole crollo di flussi turistici dal Centro e Nord Italia. Negli ultimi 10 anni abbiamo perso tanti, tanti turisti che venivano nelle nostra Regione". "Il primo maggio - ha concluso Nucera - noi saremo presenti in massa a Laino. Vogliamo sensibilizzare le autorità di Governo perche intervengano con tutti i mezzi affinché la Calabria sia nuovamente collegata con il resto del Paese".
Venerdì manifestazione Cisl a Mormanno
La Cisl Calabria, insieme alla Cisl di Cosenza, alla Filca Cisl, alla Fit Cisl e al Siusl terrà venerdì 24 prossimo, dalle 9 alle 13, una manifestazione nel Comune di Mormanno in Contrada Pantano. "Scopo dell'iniziativa - afferma il segretario generale della Cisl Calabria Paolo Tramonti - è ribadire la profonda preoccupazione della Cisl per le conseguenze del crollo del Viadotto Italia, che ha visto, come si sa, purtroppo la tragica morte di un lavoratore, e la successiva interruzione del tratto autostradale compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno". "Per la Cisl - prosegue - è necessario tenere accesi i riflettori per sollecitare immediati interventi per la messa in sicurezza il conseguente ripristino dell'asse principale dei collegamenti nazionali da e per la Calabria. Allo stato attuale tale situazione di isolamento peggiora in modo drammatico le condizioni economiche e sociali già pesantemente influenzate dall'inadeguatezza di un sistema viario e ferroviario inadatto a sostenere le attività produttive e i bisogni di mobilità dei calabresi, oggi ancora di più ai margini del sistema Paese".
© RIPRODUZIONE RISERVATA