Catanzaro - Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Calabria, eletto a seguito delle consultazioni tenutesi lo scorso luglio (16 e 17) e destinato a guidare l’ente per il quadriennio 2025–2029. Le elezioni di luglio, hanno fatto registrare una partecipazione straordinaria da parte della categoria professionale: l’82% degli aventi diritto ha infatti preso parte al voto, a conferma dell’interesse e del senso di appartenenza della comunità geologica calabrese. Nel corso della seduta, i consiglieri eletti — Giovanni Andiloro, Anna Altomare, Rosario Biafora De Simone, Rosario Bonasso, Giovanni Bosco, Giovanna Chiodo, Giovanni Iannotti, Gianfranco L’Abbate, Luigi Spina, Giuliana Teti, Giuseppe Feoli — hanno proceduto - all’unanimità dei voti –all’attribuzione delle cariche istituzionali: Presidente Giovanni Andiloro, Vicepresidente Giovanna Chiodo, Segretario Anna Altomare, Tesoriere Giuliana Teti.
A seguire, si è svolto il passaggio di consegne con il Consiglio uscente, alla presenza degli ex presidenti dell’Ordine — Giulio Iovine, Alfonso Aliperta, Francesco Fragale, Beniamino Tenuta, — nonché del Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Arcangelo Francesco Violo. I presenti hanno ricordato, il compianto ex Presidente Paolo Cappadona, prematuramente scomparso qualche mese addietro. Un momento solenne che ha offerto l’occasione per ripercorrere le tappe più significative della storia dell’Ordine regionale, una realtà che, con “passione, dedizione e metodo”, ha consolidato negli anni il ruolo del geologo nella società calabrese.
“Siamo consapevoli della responsabilità che ci attende – ha dichiarato il neo Presidente Giovanni Andiloro –. Ci impegneremo con determinazione e spirito di servizio per proseguire nel sentiero tracciato da chi ci ha preceduti, promuovendo iniziative che favoriscano la crescita della nostra categoria”. Il nuovo Consiglio ribadisce "con forza il ruolo strategico dei geologi professionisti in una regione complessa e fragile come la Calabria. Le peculiarità del territorio - dalla morfologia alla sismicità, dal rischio idrogeologico alla gestione delle risorse idriche - impongono una visione moderna e competente dello sviluppo, in cui il contributo dei geologi sia centrale. La professione ha guadagnato crescente riconoscimento per il suo apporto nella mitigazione dei rischi naturali, nella gestione sostenibile delle geo-risorse, nella pianificazione territoriale e nella valutazione della compatibilità geologica e geomorfologica delle opere infrastrutturali. In questo contesto, la geologia è oggi considerata fondamentale per garantire resilienza e sicurezza ambientale".
Il Consiglio appena insediato propone "una serie di interventi normativi e regolamentari, che si ritengono urgenti per colmare i vuoti strutturali e funzionali della governance territoriale calabrese. Tra i punti principali: Approvazione di una legge organica sulla Difesa del Suolo, Istituzione del Servizio Geologico Regionale e dei Presidi Territoriali Idrogeologici Permanenti, Aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque e del Piano Regionale di Bonifica dei Siti Contaminati, Adozione di un Regolamento per le Concessioni di derivazioni idriche e istituzione del relativo catasto, Redazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE)".
Il Consiglio sottolinea anche "la necessità che tutti i Comuni calabresi si dotino di Piani di Emergenza Comunale aggiornati, destinando apposite risorse finanziarie (come già fatto per la digitalizzazione), e che si proceda con l’adeguamento degli strumenti urbanistici, molti dei quali risultano obsoleti o inadeguati. Completare, ai vari livelli, gli studi di Microzonazione Sismica. Azioni immediate: rischio alluvioni, Ponte sullo Stretto e confronto politico. Tra le priorità operative individuate dal Consiglio figurano: un confronto con la Regione Calabria e il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale sul nuovo Progetto di Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto, la Mitigazione e la Gestione del Rischio Alluvioni - anche alla luce della recente Delibera n. 6 della CIP (Conferenza Istituzionale Permanente) del 31.07.2025. L’avvio di nuove interlocuzioni con gli Enti competenti sul progetto del “Ponte sullo stretto di Messina” e delle relative opere connesse, per analizzare ed approfondire ulteriormente, nella fase di progettazione esecutiva, le implicazioni geologiche dell’opera e il potenziale contributo della comunità geologica regionale. Rendere ancora più intense ed efficaci le collaborazioni con l’Università in un momento storico in cui le opportunità di lavoro nel mercato professionale della geologia sono aumentate, portando alla piena occupazione dei laureati in geologia. Un’azione di sensibilizzazione politica, in vista delle prossime elezioni regionali, per portare all’attenzione dei candidati temi cruciali quali appunto le politiche da attuare per la difesa del suolo, la salvaguardia ambientale, la gestione delle risorse idriche e la prevenzione dei rischi naturali".
“La bellezza della Calabria non basta più – sottolinea Andiloro –. Occorre una vera e propria strategia politica e culturale per costruire una Regione capace di affrontare le sfide del presente, tutelando il proprio territorio con competenza e lungimiranza”. Il nuovo percorso dell’Ordine dei Geologi della Calabria si apre sotto il segno della “continuità”, ma con lo sguardo puntato verso un futuro in cui la competenza tecnico scientifica e il dialogo con le istituzioni rappresentino la chiave per uno sviluppo sostenibile e una cultura resiliente del territorio.
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