Lamezia Terme – Contrasto ai reati ambientali, mare inquinato, illegalità diffuse di carattere economico e fiscale e ancora sfruttamento del lavoro in tutte le sue odiose declinazioni. È vasta la gamma di impegno del Gruppo Guardia di Finanza Lamezia, che il colonnello Luca Pirrera guida da settembre 2020.
L'INTERVISTA INTEGRALE (VIDEO)
Fatture false e frodi: reati fiscali in aumento
“L’azione del corpo è volta alla repressione di reati economici-finanziari – spiega il colonnello Pirrera - Registro, purtroppo, come non vi sia stata una flessione di reati fallimentari e fiscali, soprattutto nell’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il gruppo è stato inoltre impegnato molto nei reati ambientali e di sfruttamento del lavoro”.
Lamezia territorio contaminato: riscontri su mare inquinato e sversamenti illeciti
“Da un anno a questo parte – aggiunge il capo del gruppo Guardia di finanza di Lamezia - vi è una collaborazione molto forte fra Guardia di finanza di Lamezia, Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e Capitaneria di porto di Vibo Valentia sotto il coordinamento del procura e in particolare del procuratore capo Salvatore Curcio e Marica Brucci e abbiamo rilevato che molte aziende dell’area ex Sir non rispettano la normativa in materia di smaltimento dei reflui industriali. In particolare molte società per risparmiare i costi di produzione non utilizzano i depuratori, che noi ritroviamo inattivi o addirittura spenti. Spesso i reflui vengono sversati nel nudo terreno o finiscono attraverso dei canaloni a mare. Abbiamo fatto, per l’appunto, delle indagini aeree e degli esami sulla tossicità delle acque che hanno dato riscontro alle nostre indagini. Abbiamo fatto diverse operazioni, inoltrato denunce e sequestrato diverse aree oltre che i profitti dei reati. Si può certamente affermare che questi reati contro l’ambiente caratterizzano l’area industriale lametina”.
Il peso della criminalità organizzata e la pressione sui finanziamenti pubblici
Spiega il colonnello Pirrera: “Dalle indagini registriamo che ci sono infiltrazioni importanti nel tessuto legale dell’economia locale da parte della criminalità organizzata. I canali privilegiati di cui si nutre la criminalità sono soprattutto i finanziamenti pubblici e dell’Unione europea perché costituiscono un patrimonio grazie a cui arricchirsi. Abbiamo registrato truffe su lavori pubblici mai eseguiti o emissioni di fatture per operazioni inesistenti. E’ imponente anche l’attività di riciclaggio di ricchezze proveniente da illeciti, spesso grazie a professionisti esterni arruolati dalla criminalità e restano molto diffusi usura ed estorsioni. L’azione del corpo è molto forte su questo fronte, utilizzando soprattutto misure di prevenzione contro il patrimonio”.
Il segnale di speranza: crescono la collaborazione e le denunce
“Noi attraverso il servizio della sala operativa e la nostra attività quotidiana siamo a disposizione dei cittadini e riceviamo molte segnalazioni, soprattutto da parte di dipendenti vessati dai datori di lavoro, perché sottopagati, perché non possono godere di ferie e giornate di riposo. Negli anni scorsi questo reato – che abbiam registrato nella filiera agricola ma anche commerciale e dei servizi - veniva perseguito attraverso il delitto dell’estorsione, la nuova normativa sul cosiddetto “caporalato” ci ha consentito di agire in maniera molto efficace, anche grazie ai procuratori Curcio e Falcone”.
Giulia Veltri
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