Lamezia Terme – Il tribunale lametino ha ospitato, nell’aula Garofalo, la ‘Giornata Internazionale dei diritti umani, celebrata in tutto il mondo il 10 dicembre’. Ad onorare al meglio e dare lustro a questo momento il Soroptimist club di Lamezia, che, assieme alla Camera Penale di Lamezia Terme ‘avv. Felice Manfredi’ ha organizzato l’incontro dal titolo: ‘Contrasto alla violenza di genere’ e per il rispetto dei ‘diritti umani’. Un evento che ha concluso le attività annuali del Soroptimist Lamezia. Dopo i doverosi saluti e ringraziamenti del Presidente del Tribunale Gianni Garofalo agli ospiti fra cui Amalia Bruni, il capitano dei Carabinieri Augusto Petrocchi e il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Nicotera.
A dare il primo impulso al dibattito sulle pregnanti tematiche, la presidente del Soroptimist club di Lamezia Rachele Iovene, che ha inciso su quanto: “Sia duro il tema cui si dibatterà in serata. Un argomento, quello delle donne detenute, assai delicato, anche perché anche in questo caso le solite carenze di organico, di mezzi tecnologici aggiornati o poco adeguati, causano un relativo incattivimento delle persone detenute, che può produrre cause estreme”. A dare un suo contributo anche il presidente della Camera penale di Lamezia Terme Renzo Andricciola che ha definito la tematica come: “Una questione atavica”. Facendo riferimento ai suicidi in carcere. Dopo questi primi interventi si sono succeduti gli altri, con l’avvocato Luca Muglia: “Quello che vediamo e leggiamo sui giornali ogni giorno è drammatico, veniamo sempre a conoscenza di: scarsità di risorse, personale, inadeguato aggiornamento strutturale, incidenti, ferimenti, sucidi…”. E, incentrando il suo intervento sulla scarsità di spazi e risorse, ha spiegato che: “Tutto questo porta a suicidi anche per quanto riguarda le donne il cui numero di suicidi è talvolta superiore a quello degli uomini. Si tratta di condizioni poco adeguate che - ha continuato - facilmente portano ad una recidiva”.
Ad evidenziare l’importanza della giornata la vicepresidente nazionale del Soroptimist Adele Manno. Manno si è soffermata sulla scottante questione delle donne in carcere: “Un pugno nello stomaco - la definisce - è straziante ascoltare ed elaborare questi dati che riguardano anche le donne detenute. Una donna - ha spiegato - recepisce spesso questo dolore della reclusione in modo diverso rispetto all’uomo, sono situazioni, ha ancora detto, che non essendoci presenti talvolta anche giuste risorse nelle carceri, porterà loro, una volta uscite dal penitenziario, a delinquere nuovamente”. A seguire il Dirigente Mario Lanzaro che ha trattato su ‘Cyber violenza. Lanzaro si è soffermato sulla questione: ‘Differenza tra virtuale e social’. “Se dal virtuale posso uscire (staccando una spina o uscendo dal programma) - ha detto - dal virtuale è più difficile, in quanto questo può coinvolgerti o ‘contagiarti’ maggiormente in quanto può diventare un mezzo che di difficile gestione.
La giornata odierna ha inoltre concluso i 16 giorni di attivismo portati avanti dal Soroptimist club di Lamezia Terme. Giornate nelle quali sono state realizzate iniziative e azioni di sensibilizzazione nell’ambito della campagna internazionale ‘Orange the World’ promossa dall’Onu, da UNWomen e dalla Federazione Europea del Soroptimist, contro ogni tipo di violenza e per un futuro senza violenza di genere.
Francesco Ielà
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