Lamezia Terme – In merito alla vicenda del “Mare inquinato” a Gizzeria e del successivo divieto di balneazione alla Marinella, interviene il sindaco Mario Murone per il quale “la circostanza della confusione territoriale relativa alla denominazione “Lido Marinella”, oggetto da sabato di ripetute notizie giornalistiche, era stata rilevata già nella fase di istruttoria del provvedimento emesso. Era stato, infatti, accertato che sul portale delle acque (https://www.portaleacque.salute.gov.it), l’area di balneazione denominata "Lido Marinella" ricadesse territorialmente e per intero nel confinante Comune di Gizzeria, mentre il Lido “La Marinella”, afferente all’omonimo residence e Consorzio, è identificato nella denominazione di acque di balneazione “località Cafarone” di competenza del Comune di Lamezia Terme. Nella genericità della denominazione “Lido Marinella” riportato sulla nota ARPACal, posta a base del provvedimento emesso, il competente Settore, anche su sollecitazione del Sindaco informato della questione, aveva richiesto telefonicamente e per iscritto di ricevere le coordinate GPS del sito in cui era stato effettuato il prelievo. Sussistendo, tuttavia, una condizione di emergenza, l’Ordinanza contenete il divieto di balneazione veniva proposta sulla base delle precise indicazioni verbali, anticipate telefonicamente dal Direttore ARPACal del Dipartimento di Catanzaro, circa l’esatta ubicazione del punto di prelievo effettuato dai tecnici nel tratto marino afferente al Lido “La Marinella” nel Comune di Lamezia Terme. La conferma di tale dichiarazione è stata, poi, inviata a mezzo pec in data 26 giugno 2025 ore 13.42, ed acquisita al protocollo dell’Ente n. 51295 del 30 giugno 2025, con dettaglio delle coordinate di campionamento (38,924496 E - 16,216156 N - DEC-WGS84) alle quali corrisponde esattamente un punto di prelievo prospicente il lido “La Marinella”. Pertanto, l’ordinanza sindacale è stata emessa per un tratto di costa di esclusiva competenza del Comune di Lamezia Terme”.
Si precisa, infatti, che – prosegue il sindaco in una nota: “l’Ordinanza emessa non riporta coordinate identificative del punto di prelievo, se non quanto indicato da ARPACal con il Codice ID 160001, e specifica esclusivamente che trattasi di “…tratto di costa afferente al lido Marinella…”, senza fare alcun riferimento alle aree di balneazione individuate sul portale ministeriale delle acque di balneazione (https://www.portaleacque.salute.gov.it). Inoltre per quanto appurato sullo stesso portale, il codice identificativo ID 160001, indicato da ARPACal, non risulta essere presente in nessuno dei campi riportati nelle singole sezioni afferenti alle diverse aree adibite alla balneazione, diversamente da quanto asserito dal geologo autore dell’intervento giornalistico, riferito negli articoli di stampa al tratto “Lido Marinella” IT018079160001. Quindi, è evidente che il punto di prelievo indicato da ARPACal non risulta essere in alcun modo coincidente con quello indicato nell’immagine riportata nei suddetti articoli”.
Infine, rispetto alla notizia relativa al disallineamento tra la competenza amministrativa rientrante nei confini comunali e la denominazione delle acque di balneazione, conclude il primo cittadino “è in corso un approfondimento da parte del Settore comunale con i competenti uffici regionali, al fine di rettificare l’errata associazione tra le aree di balneazione e le competenze territoriali dei comuni interessati. In conclusione, il divieto di balneazione oggetto dell’Ordinanza sindacale è stato correttamente apposto nel tratto di mare corrispondente esattamente al punto di prelievo prospicente il lido “La Marinella”, di competenza del Comune di Lamezia Terme, avendo gli organismi competenti, stante la necessità di tutelare la salute dei cittadini, accertato in maniera puntuale, per il tramite di ripetute e dettagliate interlocuzioni con ARPACal -tutte documentate- il luogo che doveva essere interessato da Ordinanza di divieto di balneazione. Tanto al fine di ristabilire la verità dei fatti”.
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