Lamezia, Campionessa paralimpica Petrilli e la Polizia incontrano studenti del Polo Liceale: “La legalità come sostegno alle fragilità”

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Lamezia Terme - Nell'auditorium del Polo Liceale Campanella Fiorentino di Lamezia, si è svolto un incontro di grande valore formativo nell’ambito del progetto scolastico di educazione civica «Come canne al vento». L'evento ha visto la partecipazione straordinaria di Enza Petrilli, campionessa mondiale di tiro con l'arco e atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato. La Petrilli, originaria di Taurianova, ha raggiunto l’oro individuale ai Campionati Mondiali di Dubai nel 2024 e l’argento alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Dopo un incidente automobilistico che l’ha costretta, a soli 26 anni, sulla sedia a rotelle, ha saputo trasformare la difficoltà in una straordinaria opportunità, diventando simbolo di determinazione e resilienza.

Alla giornata hanno preso parte il Prefetto ed il Questore di Catanzaro e il Dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia Terme, oltre al Dirigente scolastico e agli studenti. Il messaggio emerso dall’incontro è stato chiaro e incisivo: "nella vita, anche nei momenti più difficili, è possibile rialzarsi, ripartire e trasformare le proprie fragilità in punti di forza, puntando sempre a traguardi ambiziosi con determinazione e senso di giustizia". Durante l'evento è stato condiviso un toccante messaggio della moglie di Pietro Mennea, il leggendario velocista che per quasi vent’anni ha detenuto il record mondiale sui 200 metri piani. Rivolgendosi a Enza Petrilli, ha voluto sottolineare la straordinaria forza d’animo con cui l’atleta ha saputo superare le avversità, portando in alto i valori dello sport e della vita. La Polizia di Stato, attraverso il prezioso contributo delle Fiamme Oro, ribadisce il proprio impegno a sostegno dei giovani, promuovendo lo sport come strumento di crescita personale e la legalità come principio guida per affrontare le sfide della vita. L'incontro di oggi ha rappresentato un'occasione per riflettere sull’importanza di seguire percorsi virtuosi, in cui disciplina, rispetto delle regole e impegno quotidiano siano le chiavi per raggiungere i propri obiettivi e costruire una società più giusta e sicura.

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In apertura -l’inno nazionale eseguito dall’Orchestra dei fiati del Liceo Musicale diretta dal professore Daniele Augruso con la collaborazione dei professori Diego Apa e Vito De Nino e i calorosi saluti della Dirigente Susanna Mustari, che ha sottolineato l'importanza dei temi della giornata - la legalità e la fragilità - come punto di partenza ma anche di arrivo per gli studenti; la celebrazione della vittoria di chi ha saputo andare oltre le difficoltà che la vita gli ha posto innanzi, per riportare un meraviglioso successo. "Oggi più che mai, è fondamentale che i nostri studenti comprendano il valore della legalità e l'importanza di sostenere chi si trova in situazioni di fragilità", ha affermato la Dirigente, evidenziando il ruolo della scuola come luogo di formazione e crescita personale e sociale.

Con i saluti del Prefetto di Catanzaro S.E. Castrese De Rosa, del Questore della provincia di Catanzaro Giuseppe Linares, del Dirigente del Commissariato di Lamezia Antonio Turi, del Colonnello Francesco Romano Comandante del 2° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Sirio” e del Direttore del Dipartimento di prevenzione dell’ASP di Catanzaro Giuseppe Caparello, che hanno reso omaggio ai testimoni presenti, simbolo di prestigio e vanto della nazione, si è avviato un momento di grande valore conoscitivo e formativo per gli studenti. Il Direttore tecnico G.S.G. Fiamme Oro della Polizia di Stato della Questura di Catanzaro Claudio Nigro, ha illustrato l’attività delle Fiamme Oro e con orgoglio ha presentato la campionessa Enza Petrilli.

Intensa ed emozionante la testimonianza della campionessa paraolimpica delle Fiamme Oro, Enza Petrilli che da anni domina il tiro con l'arco paralimpico.  Emozionata per la presenza di numerosi studenti e autorità, ha raccontato la sua storia, l’incidente che l’ha costretta su una sedia a rotelle, il cammino di ascesa fino all’argento nelle paraolimpiadi di Tokio e le tre medaglie d’oro a Dubai. "La fragilità non è una debolezza, ma una parte della nostra umanità. Sostenere gli altri è un gesto di grande forza" ha concluso, ricevendo un caloroso applauso. Inaspettato e gradito il saluto della signora Mennea, moglie del campione Pietro, che ha congiunto i due campioni, Pietro ed Enza, per la determinazione e l’impegno, definendoli entrambi “frecce del sud”.

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Interessanti e stimolanti gli altri interventi, quello del Capitano Benito Curto del 2° reggimento Aviazione dell’esercito “Sirio” che ha esposto le attività svolte, per garantire sicurezza e protezione alla popolazione italiana e anche nelle missioni all’estero. Attraverso lo slogan “Vola alto vola libero”, metafora potente che rappresenta la libertà di scegliere chi vogliamo essere, ha presentato i principi della vita militare, che con le sue regole, insegna a dare valore alle piccole cose, a rispettare sé stessi e gli altri e a non arrendersi di fronte agli ostacoli. Ha invitato gli studenti a riflettere sui loro sogni e sui loro obiettivi, a diventare “comandanti” della propria vita, confidando in se stessi e nelle proprie capacità, incoraggiandoli a diventare cittadini attivi e consapevoli. Anche Angelina Ianchello, Assistente Sociale della Comunità Progetto Sud - Comunità terapeutica Fandango - che opera nel settore della tossicodipendenza, già impegnata in altri progetti di informazione e prevenzione nella scuola, ha raccontato la sua esperienza fatta di storie difficili, riconoscendo la necessità di un’educazione alla responsabilità verso se stessi e verso gli altri, a partire dalle piccole azioni quotidiane e della sana curiosità che tende alla conoscenza  e conduce alla realizzazione dei propri sogni.

Giunto dall’Emilia Romagna, Moreno Buccianti fondatore della Nazionale italiana Sacerdoti calcio e allenatore anche della Nazionale Suore, racconta la sua storia di militante calciatore prima e di allenatore poi, impegnato nello sport e nella solidarietà. A conclusione di una intensa mattinata, la straordinaria storia di resilienza e di rinascita raccontata da Fabrizio Maiello che dal carcere è finito per diventare testimonial di legalità, ha condiviso la sua esperienza anche con gli studenti del Polo Liceale, affinché nessuno “arrivi così in basso dove sono arrivato io” dice e oltre al suo impegno di testimonianza e di solidarietà, Fabrizio recordman di palleggi, alla fine dell’incontro nell’aria antistante l’auditorium ha dato dimostrazione delle sue abilità, trasmettendo agli studenti una bella carica di energia e allegria. Con la coreografia curata dalla professoressa Stefania Greco, sulle note di “Run Boy Run” gli studenti del Liceo Coreutico, hanno voluto dare voce a chi non ne ha, un omaggio a chi lotta e non si arrende, a chi tende la mano e crede nella solidarietà. L'incontro si è rivelato un'importante occasione di riflessione e crescita per gli studenti, che hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con esperti e testimoni diretti di valori fondamentali come legalità, solidarietà e inclusione. La scuola si conferma così un luogo di dialogo e formazione, promuovendo una cultura di rispetto e sostegno verso tutti.

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