Lamezia Terme - Poteva accadere ed è accaduto. La morte del dottor Raffaele Caparello, medico di base in pensione di 72 anni, conferma le carenze denunciate da tempo, in particolare da Saverio Ferrari, medico convenzionato del 118 dell'Asp di Catanzaro che lavora nella Pet, Postazione di emergenza territoriale di Soveria Mannelli. A più riprese, infatti, Ferrari ha lanciato l'allarme in merito alla mancanza di medici sulle ambulanze. Parlando della demedicalizzazione dell'area lametina (Lamezia, Falerna, Soveria Mannelli e Maida), per un territoro di circa 200mila abitanti che comprende anche altre zone montane e del Catanzarese.
Alla luce di quanto accaduto, lei da anni denuncia questa grave situazione. Ora c'è scappato il morto.
"Purtroppo dopo tre anni e mezzo sono stato facile profeta, e se la morte del collega Caparello poteva essere evitata ai piani alti dell'Asp di Catanzaro dovrebbero farsi un esame di coscienza piuttosto che aprire indagini interne. Esame di coscienza che dovrebbe fare principalmente la commissione antimafia prima vera artefice di questo disastro insieme a chi dirige l'ufficio dei medici convenzionati "costretti" a scappare per evitare ingiuste penalizzazioni economiche".
Un'indagine tardiva quindi quella dell'Asp?
"Più che tardiva inutile, visto che la situazione del servizio è noto anche ai bambini! Un servizio annientato a causa di decisioni gestionali unilaterali oltre che, a mio avviso, assolutamente sbagliate nell'assoluto disinteresse della politica regionale, nazionale ed anche dei sindaci di tutti gli 80 Comuni della provincia".
A questo punto cosa dice al commissario Occhiuto, anche in relazione al quel famoso Tavolo tecnico avviato la scorsa estate dall'Asp?
"A lui dico che è arrivato il momento di rinnovare in maniera molto seria l'Air, l'Accordo integrativo regionale, fermo al 2006 e di provvedere con il nuovo governo a far passare con un decreto ad hoc nei ruoli della dirigenza medica i medici con almeno 5 anni di convenzione nel 118. In buona sostanza il servizio va reso appetibile ai medici che vi lavorano ed a quelli che al momento sono assolutamente disinteressati. Allo stesso tempo vanno incentivati anche infermieri ed autisti altrettanto importanti per la buona riuscita di un intervento di 118. È quindi arrivato il momento di investire molti seriamente sul personale pena la chiusura di un servizio importante per garantire il diritto alla salute di 2 milioni di calabresi".
A.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA