Lamezia Terme - Gli studenti del liceo scientifico lametino alla scoperta del territorio e della geologia della Calabria. Un’intera giornata immersi nella natura tra rocce, fossili e antiche formazioni geologiche è quanto hanno vissuto gli studenti delle classi quarte del liceo “Galileo Galilei” durante l’escursione “geologo per un giorno” organizzata nell’ambito delle attività di orientamento del PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Un progetto formativo che ha portato gli studenti fuori dalle aule scolastiche direttamente sul campo.
Accompagnati con passione dalle docenti di scienze, i ragazzi - raccontano in una nota - hanno avuto l’opportunità di lavorare fianco a fianco con un team di geologi tra cui il prof. Fabio Scarciglia ordinario di Geografia Fisica e Geomorfologia presso il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, il dottore Giovanni Vespasiano esperto di geochimica delle acque e geotermia, il dottore Giuseppe Cianflone esperto di idrogeologia e il dottore Francesco D’Amico dottorando di ricerca esperto di paleontologia. Francesco D'Amico, diplomatosi proprio al Galilei qualche anno fa attualmente coinvolto in un progetto di ricerca interdisciplinare incentrato sul clima tra l'Università della Calabria, il l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR, e l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile (ENEA), ha esposto agli studenti le peculiarità del sito fossilifero di Cessaniti (VV), affrontando l'interconnessione tra i cambiamenti ambientali e l'adattamento delle forme di vita esistenti nel Mediterraneo di alcuni milioni di anni fa. Sulla buona riuscita dell'evento, infatti, dichiara: "È stato un grande piacere per me interfacciarmi con gli studenti del Galilei, a diversi anni dal mio diploma. Con le mie spiegazioni ho voluto trasmettere ai numerosi studenti un messaggio in perfetta coerenza con le discipline matematiche e scientifiche affrontate nell'istituto, per dimostrare agli studenti che temi molto settorizzati come quelli da me affrontati partono da una base solida che si costruisce proprio mediante la maturità scientifica, tra i banchi di scuola. Devo molto alla formazione del Galilei, che reputo una vera eccellenza del nostro territorio".
Esplorando il territorio con occhi nuovi - prosegue la nota - l’esperienza si è rivelata non solo formativa ma anche entusiasmante, offrendo agli studenti un punto di vista concreto e interdisciplinare sul lavoro del geologo. Gli studenti del liceo scientifico hanno potuto osservare in prima persona le caratteristiche delle rocce e dei sedimenti, riconoscere i segni lasciati nel paesaggio dai movimenti della crosta terrestre e scoprire fossili incastonati nella pietra, testimonianze affascinanti di epoche remote. Non sono mancati momenti di riflessione sugli elementi geologici che influiscono sulla vita quotidiana, dall’origine delle acque termali alle numerose materie prime (georisorse) utilizzate dall’uomo, dalla formazione di piccoli laghi costieri alla composizione dei sedimenti che caratterizzano le nostre spiagge, dai numerosi rischi geologici che affliggono il nostro territorio fino agli effetti dei cambiamenti climatici. L'attività ha inoltre permesso agli studenti di collegare le conoscenze scolastiche alla realtà che li circonda, sviluppando competenze trasversali e spirito critico. Il liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme conferma il suo impegno nella promozione di esperienze didattiche innovative, in cui la scuola fa da ponte tra teoria e pratica, aula e territorio e coinvolgendo esperti capaci di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro e orientarli in modo consapevole verso le future scelte formative e professionali. Attività di questo genere dimostrano quanto sia fondamentale l'apprendimento sul campo, quanto l'osservazione diretta e il contatto con gli esperti possono accendere la curiosità, il desiderio di conoscenza nei ragazzi, un'esperienza che lascia il segno, che arricchisce e orienta e che rende protagonisti gli studenti in un percorso che è insieme educativo, umano e civico. A tal proposito, il prof. Scarciglia ha sottolineato quanto sia importante che le nuove generazioni imparino a riscoprire il proprio territorio dal punto di vista geologico-ambientale sia per valorizzarne il grande potenziale, spesso trascurato o nascosto, sia per conoscerne e mitigarne le pericolosità, vista l’estrema fragilità della regione in cui viviamo. Ha inoltre evidenziato come la professione del geologo sia oggi sempre più richiesta nel mondo del lavoro, offrendo opportunità concrete di occupazione e guadagni in forte crescita.
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