Lamezia, i benefici della meditazione yoga nell’evento “Le parole che creano benessere”

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Lamezia Terme - Ѐ possibile vivere un’esperienza di meditazione yoga in pieno centro, fra gli alberi ornamentali di un’affollata piazza Mazzini? Assolutamente sì, grazie all’evento “Le parole che creano benessere: l’armonia del gesto e del linguaggio”, fortemente voluto dalla dottoressa Rosamaria Montesanti, e condotto da Lia Miro, insegnante toscana di yoga e meditazione guidata, danza orientale evolutiva, counselor nella relazione d’aiuto, docente. L’incontro ha visto inoltre gli interventi dell’insegnante di yoga Piera Serratore; di Carolina Caruso, pedagogista e consigliera comunale, nonché segretaria provinciale di Azzurro Donna, attiva nella pratica dello yoga; di Elena Andricciola, insegnante impegnata nelle pratiche della mindfullness, della gentilezza e della gratitudine; di Marcello Turco, naturopata, fondatore dell’associazione Dharmonia, e promotore delle discipline olistiche e dell’uso delle campane tibetane. A introdurre la serata i saluti di Salvatore D’Elia, in rappresentanza della realtà di Pan&Quotidiano, che nell’ottica della valorizzazione della piazza ha ospitato l’evento, anticipando prossimamente l’utilizzo per scopi culturali e ricreativi anche della piazza retrostante di Santa Maria Maggiore, con finalità di riqualificazione.

“La pratica della meditazione e dello yoga” ha esordito la dottoressa Montesanti, “ormai scientificamente riconosciuta, è sempre più diffusa per la necessità di una ricerca di benessere ed equilibrio psicofisico. La salute infatti non è assenza di malattia, ma benessere fisico, mentale e spirituale. In questo senso è noto che lo yoga, oltre ad aumentare la consapevolezza di sé, aiuta a mantenersi in forma, riduce lo stress, migliora la circolazione, rafforza le difese immunitarie, diminuisce il rischio di malattie neurodegenerative e oncologiche, riduce l’infiammazione, aumenta i livelli d’energia”. Lungo e appassionante il discorso di Lia Miro, incentrato soprattutto sul tema delle parole che creano benessere, e che “fanno bene al cuore”: parole come “vibrazioni che hanno un impatto sul nostro corpo e sul nostro sviluppo neurale: anche la voce è una vibrazione, che crea delle dinamiche precise”. Un mondo affascinante, che ha a che fare con “l’invisibile, che non è assenza, ma energia: noi stessi siamo energia: siamo anima”. Da qui l’invito ad entrare in connessione con la nostra “vocazione divina”, ovvero con la realizzazione più profonda dei nostri doni e della nostra missione nel mondo, che ci mette in connessione con qualcosa di più grande, animato da “logiche diverse da quelle umane”. Logiche che possono aiutare a capire e a metabolizzare anche le perdite e i dolori più grandi che possiamo incontrare lungo il nostro percorso, leggendoli sotto una luce diversa. Un invito finale a praticare la gentilezza, nei gesti e nelle parole, e soprattutto la gratitudine, anche per iscritto, tenendo un piccolo quaderno dove segnare ogni giorno le piccole cose delle quali si è grati alla vita. Infine, accompagnati dai suoni magnetici delle campane tibetane di Marcello Turco, i presenti hanno abbandonato corpo e mente alle vibrazioni infinite della meditazione yoga, in un clima suggestivo che in molti porteranno a lungo con sé.

Giulia De Sensi

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